Roma, 23 ott. (AdnKronos) – “Io sono la più cattiva delle tre, in scena ho un caratteraccio, dico pane al pane e vino al vino anche esagerando un po’”. Paola Gassman descrive così, all’Adnkronos, il carattere del suo personaggio in “La vita non è un film di Doris Day”, in scena da stasera al 2 novembre al Teatro dell’Angelo di Roma per poi iniziare una tournèe italiana. Le tre protagoniste della piece, firmata da Mino Bellei e diretta da Claudio Bellanti, oltre a Paola Gassman sono Lydia Biondi e Mirella Mazzeranghi.
“Lydia è una ex attrice molto svampita e Mirella una donna molto presa dai suoi problemi, di soldi, di mamma da anziana da assistere. Io non ho figli e sono decisamente molto egoista. Siamo tre donne che da anni si incontrano per gli auguri di Natale -racconta Gassman- e in occasione di uno di questi incontri scoppia uno scontro violento, vengono fuori cose anche gravi ma alla fine il legame forte fra le protagoniste prevale”
Il testo “è stato scritto parecchi anni fa ma in questo ‘tutte contro tutte’ si può anche leggere l’Italia di oggi, sulla scena come nella vita dietro lo scontro c’è una condizione non felice. Comunque una commedia resta tale, non è uno spaccato di realtà ma un pretesto per sorridere”, aggiunge l’attrice.