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Teatro Rosini di Lucignano: la stagione teatrale fa festa

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Teatro Rosini di Lucignano: la stagione teatrale fa festa

Tempo di primavera, tempo di fioriture e di raccolte. Il Teatro Rosini di Lucignano chiude la stagione teatrale 2013/14 e ringrazia con un sorriso i tanti spettatori e sostenitori che quest’anno hanno scelto il piccolo scrigno nella torre per trascorrere le loro serate, cene comprese.
“Assaggi di teatro”, una platea, un palcoscenico e in tavola piatti, bicchieri, posate e tante squisite pietanze insieme al buonumore. Un’idea sperimentale, dunque, quella del camuffamento dell’ampia platea del Teatro Rosini in sala da ristorazione – idea molto “teatrale”, se vogliamo – che ha trovato uniti il Comune di Lucignano e Officine della Cultura e incuriosito gli spettatori sempre attenti alle novità. Un buon risultato dunque per il Comune di Lucignano, “bandiera arancione” non solo per le sue tipicità e per la qualità della vita, ma anche, oggi, per l’investimento in un settore fin troppo trascurato, la cultura.
Investimento uguale numeri. E per i numeri il Teatro Rosini – direzione artistica di Luca Baldini e organizzativa di Massimo Ferri (Officine della Cultura) – vanta per questa stagione dati d’eccellenza: 6 spettacoli con un totale di ca. 400 spettatori per una media di 66 presenze a spettacolo, oltre i due terzi della platea – che è di 99 posti di cui alcuni sacrificati, quest’anno, per dare spazio ai tavoli e alla convivialità. Un buon risultato, dunque, considerando anche come l'andamento generale degli sbigliettamenti a livello nazionale registri un meno 20%. Il dato del Teatro Rosini, confrontato con la scorsa stagione – dove più si è sentita la crisi in essere -, mostra invece un significativo segno positivo: +65%.
Restando nei numeri vale la pena segnalare come i sei spettacoli – di cui uno con ingresso e buffet gratuito – abbiano fatto registrare un incasso complessivo di circa 5.400 euro (lordo IVA), più di mille euro a serata, dunque, rappresentativi senza ombra di dubbio di un interessante contributo all'economia locale. Per non dire di quanto la presenza e permanenza in città di artisti e maestranze trasferisca nel territorio non solo risorse economiche ma anche valorizzazioni sociali e culturali oltre al sempre proficuo “passaparola”.
Per queste ragioni il successo della stagione teatrale 2013/14, "Assaggi di Teatro", oltre all'intuizione di Officine della Cultura condivisa e voluta dal Comune di Lucignano, è dovuto molto anche alla fattiva collaborazione di alcuni operatori del territorio: primo tra tutti il Ristorante Il Goccino, quindi il Ristorante La Maggiolata e ancora il Caffè del Borgo. Collaborazione, disponibilità, gentilezza e ottima cucina: tutti ingredienti che la “bandiera arancione” Lucignano ha sfoggiato con maestria lasciando negli spettatori la sensazione di un “ben fatto” che fa intendere a un “ritornerò”.
Ultimo dato: l'investimento fatto dal Comune di Lucignano sulla stagione del Teatro Rosini è stato più che triplicato nel budget complessivo della Stagione. Budget gestito da Officine della Cultura e costituito per più del 50% da fonti private (incassi e sponsorizzazioni) e per il 20% circa da risorse regionali reperite attraverso la progettualità della Rete Teatrale Aretina. Se si considera dunque che più della metà di queste risorse è stata reinvestita sul territorio (ristoranti, strutture ricettive ma anche personale organizzativo, alcune compagnie e servizi) è facile evincere come una stagione teatrale quale quella organizzata a Lucignano possa essere ancora oggi, nel 2014 – negli anni in cui investire in cultura in Italia rappresenta nel sentire di molti un inutile spreco – un’interessante occasione, invece, di sviluppo culturale ed economico. Proprio “un buon investimento", a dimostrazione della malafede di chi afferma che "con la cultura non si mangia". Al Teatro Rosini poi, e ora si sa, si può mangiare per davvero (e anche parecchio bene).