Washington, 8 ott. (AdnKronos) – Nuove critiche contro la politica mediorientale di Barack Obama. Stavolta, a mettere in discussione l’operato della Casa Bianca è l’ex presidente Usa Jimmy Carter, che accusa Obama di avere agito in ritardo contro lo Stato Islamico. “Abbiamo aspettato troppo. Abbiamo lasciato che l’Is accumulasse soldi, capacità e armi mentre era ancora in Siria. Poi, quando si è spostato in Iraq, i sunniti non hanno obiettato alla loro presenza e circa un terzo del territorio iracheno è stato abbandonato”, ha lamentato Carter in un’intervista al Fort Worth Star-Telegram.
Per il 39esimo presidente degli Stati Uniti, la campagna aerea lanciata da Obama contro lo Stato Islamico ha delle “possibilità di successo”, a condizione che vengano inviate anche delle truppe sul terreno. Carter non ha però specificato quali Paesi debbano fornire queste truppe.