Home Nazionale Terrorismo: l’esperto, Is ha creato un format e noi siamo gli attori

Terrorismo: l’esperto, Is ha creato un format e noi siamo gli attori

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– Roma, 25 set. (Adnronos) – I video dei jihadisti sono parte integrante di un vero e proprio ‘format’ propagandistico ad uso di una community di sostenitori e potenziali fiancheggiatori. E’ Marco Lombardi, professore di sociologia all’università Cattolica di Milano e membro di Eenet (European Expert Network on Terrorism Issue), a delineare all’Adnkronos le strategie di comunicazione del Califfato, in cui le testimonianze delle decapitazioni di ostaggi giocano un ruolo fondamentale.
“Siamo dentro un grande format. La comunicazione, al tempo dei social network, è cambiata anche per i gruppi terroristi. Dalle Brigate Rosse negli anni ’70 allo stato islamico, la tecnologia ha influenzato e influenza il messaggio, anche se la guerra si combatte sempre con l’Ak 47. Dalla stella a 5 punte delle Brigate Rosse a oggi sono intervenuti mutamenti tecnologici che hanno impattato sul messaggio”. Per Lombardi, l’Is ha creato “un modello comunicativo che fa audience, che gioca con le regole del mercato. Gli attori sono in generale gli occidentali, la community dei fan è costituita dai simpatizzanti del jihad”.
“Non c’è da sorprendersi del fatto che l’Is utilizzi le tecnologie a disposizione, facendo leva su un possibile ed auspicato effetto imitativo e allo stesso tempo rendendo il messaggio accessibile a larghi strati della popolazione”. Si tratta, spiega l’esperto, di ”uno dei modi per acquisire il consenso, come anche il prezzo calmierato della benzina. La dimensione ‘virale’ del reclutamento non è una cosa nuova, lo faceva anche bin Laden nei suoi video. Nei casi di questi ultimi giorni, si aggiunge un ‘effetto speciale’ in più costituito dalle decapitazioni degli ostaggi”.