(Adnkronos) – “Non siamo di fronte all’espressione di una religione -ha continuato Renzi riferendosi all’Isis- le religioni possono essere benzina per il fuoco del conflitto o acqua per lenire le ferite. Noi crediamo che l’Isis e la minaccia che essa rappresenta, non sia minimamente riconducibile alla religione. Chi ha avuto la responsabilità e la fortuna di visitare un campo profughi – come è capitato a me a Erbil – si rende conto che davanti allo sguardo smarrito di tante vittime del fanatismo non possiamo restare inerti”.
“Immagini di bambini fucilati, racconti di giovani donne costrette a soddisfare tutti i desideri di violenti e terroristi nel silenzio e nell’impotenza, pensare a quello che accade a ostaggi e giornalisti, richiede da parte nostra, capacità di dire che è in corso un genocidio. Solo una comunità internazione unita -ha concluso Renzi- potrà vincere la battaglia della civilltà”.