AREZZO – “A testa alta”. La straordinaria e sfortunata vita di Lauro Minghelli rivive al quartiere di Porta Santo Spirito domenica 31 settembre, alle 21.30, in occasione della settimana del quartierista. A raccontarne la storia saranno Andrea Lorentini, Luca Stanganini e Katia Zeffiri, i tre scrittori che hanno ripercorso la vicenda dell’ex calciatore amaranto nel libro “A testa alta”.
A dieci anni dalla scomparsa, il ricordo di Minghelli è ancora forte nei cuori di tutti i tifosi dell’Arezzo tanto che gli è stata dedicata la curva dello stadio comunale cittadino nonostante appena 53 partite giocate in amaranto. Appare impossibile, infatti, dimenticare il sorriso e l’innata vitalità dimostrati dal calciatore, prima indossando la maglia della squadra di Serse Cosmi e poi combattendo contro un avversario molto più ostico come la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ben prima dell’Ice Bucket Challenge che sta impazzando in queste settimane, “A testa alta” ha dunque affrontato il duro tema della Sla sensibilizzando e informando sulla malattia proprio attraverso la vicenda di Minghelli.
Nel corso della serata i tre autori racconteranno di un centrocampista talentuoso che è passato troppo presto dai successi in campo (gli scudetti nella Primavera del Torino e le promozione nell’Arezzo di Cosmi) alla battaglia contro un avversario terribile come la Sla, una prova affrontata con incredibile forza d’animo e con un contagioso ottimismo. Da vero campione e, soprattutto, sempre a testa alta. Ad impreziosire ulteriormente questo ricordo saranno anche le parole di Roberto Cucciniello, presidente di Orgoglio Amaranto, e di Paolo Bertini, in rappresentanza del quartiere, mentre a moderare l’incontro sarà Roberto Parnetti, direttore responsabile de “Il Bastione” (periodico di Santo Spirito) e rappresentante delle Edizioni Giorgio Vasari (casa editrice del libro “A testa alta”).