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Tfr: Passera, scelgano lavoratori ma Renzi non metta tasse e contributi

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Roma, 1 ott. (Adnkronos) – Il tfr “sono soldi dei lavoratori”, che devono poter scegliere “se prenderli tra vent’anni o adesso”. Quindi “finalmente il governo ci ha ascoltato, speriamo che adesso non rovinino la proposta e Renzi non pensi di metterci sopra tasse e contributi”. Lo dice Corrado Passera, leader di Italia unica, durante un incontro con i giornalisti, a proposito dell’ipotesi di trasferire il tfr in busta paga.
L’ex ministro dello Sviluppo ribatte poi a chi solleva dubbi sulle conseguenze negative che potrebbe comportare un’operazione del genere, ad esempio sulla liquidità a disposizione delle imprese. “Sono soldi del lavoratore e noi dobbiamo considerare che milioni di famiglie non arrivano a fine mese. Le famiglie devono perciò avere il diritto di scegliere se prendere questi soldi tra vent’anni o adesso, perchè magari non hanno soldi per comprare i libri di scuola per i figli”.
Inoltre “buona parte del tfr non è nelle imprese, ma va all’Inps o ai fondi pensione. Il problema può riguardare le piccole imprese con tre-quattro dipendenti, ma mi rifiuto di credere che non possano fare a meno di tre-quattromila euro all’anno. Ripeto, oggi c’è fame in tante famiglie e chi ha bisogno deve poter scegliere se prendere subito il tfr, a meno che non consideriamo le famiglie italiane incapaci di scegliere dove mettere i propri soldi”.