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Trasporto pubblico locale, domani si fermano gli autobus dalle 17.30 alle 21.30

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Trasporto pubblico locale, domani si fermano gli autobus dalle 17.30 alle 21.30

Martedì 20 Maggio 2014 i lavoratori del trasporto pubblico locale su gomma di Arezzo incroceranno le braccia dalle ore 17,30 alle ore 21,30. Il primo di una lunga serie annunciano convinti i sindacati di Cgil CISL FAISA e UGL, in quanto a seguito della gara regionale, i trasferimenti per ogni km ai lotti definiti deboli, ovvero tutte quelle linee periferiche che collegano frazioni di provincia al di sotto dei mille abitanti, verranno ridotti e gli enti locali dovranno compartecipare sino alla copertura del costo finale. Ad oggi, il costo medio delle aziende attualmente sui territori si attesta circa su euro 1,80 mentre il trasferimento regionale per i lotti deboli è di circa euro 1.16.

Quindi, dalle casse comunali un aggiunta di circa 60/70 centesimi pro km.. Tutto ciò, non sarà possibile, in quanto, gli stessi con apposite delibere intendono mettere a gara nel TPL costi notevolmente inferiori, recuperando risorse importanti dal trasporto locale reinvestendole in altri settori, bandendo gare al miglior offerente in barba alla qualità, sicurezza, alle garanzie salariali dei dipendenti, ed ai livelli occupazionali del sistema. Una potenziale destabilizzazione in quanto anche il comune più piccolo potrà bandire una propria gara anche per soli 20000 km annuali.

Un autogoal imperdonabile, a discapito del già esiguo servizio che ha visto dal 2009 ad oggi tagli per circa 2.000.000 di Km e che ancor più ora rischia la paralisi ed il definitivo collasso. La riforma del Tpl è stata fortemente voluta per garantire una redistribuzione di risorse nei territori, aggregando le aziende, razionalizzando risorse economiche derivanti dai costi politici e burocratici dei numerosi consigli di amministrazioni, circa una dozzina nelle varie aziende a favore dello sviluppo e del rilancio territoriale. Così è un massacro, aggiungono compatti i sindacati, un territorio già mutilato dai tagli sia sul ferro che sulla gomma non può non avere una continuità capillare dell’erogazione e della garanzia del servizio per i prossimi 9 anni.

La nostra campagna di sensibilizzazione, concludono i sindacati, non terminerà certo domani, anzi proseguiremo con le opportune rivendicazioni per sponsorizzare il diritto alla mobilità e la centralità del sistema trasporto nel territorio aretino.

Ufficio Stampa CISL Arezzo

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