– Nel rapporto di Greta si sottolinea che mentre l’Italia ha una lunga esperienza nella lotta alla tratta a scopo di sfruttamento sessuale, “maggiore attenzione dovrebbe essere prestata alla tratta a fini di sfruttamento del lavoro, che è in aumento”.
Il gruppo del Consiglio che ha sede a Strasburgo esprime anche preoccupazione “per le notizie che indicano che le vittime della tratta sono talvolta condannate per reati penali, in particolare legati all’immigrazione irregolare”. Per questo l’Italia viene invitata a “garantire il rispetto dell’articolo 26 della Convenzione mediante l’adozione di una disposizione sulla non applicazione di sanzioni alle vittime della tratta per il loro coinvolgimento in attività illegali, nella misura in cui sono stati costretti a farlo”.
Greta critica inoltre “le lievi condanne” contro i trafficanti ed esorta le autorità italiane a intensificare gli sforzi per garantire che i reati in materia di traffico siano attivamente indagati e perseguiti prontamente ed efficacemente e che si arrivi a sanzioni proporzionate e dissuasive”.