– Ankara, 22 lug. (Adnkronos/Aki) – “Voglio che sappiate che non sono triste mentre vi parlo qui, forse per l’ultima volta su questo podio”. Sono bastate queste parole pronunciate dal premier turco Recep Tayyip Erdogan durante una riunione con i deputati del suo partito in una sala del parlamento per far scoppiare in lacrime l’intera platea. Erdogan incontra ogni settimana i suoi deputati nella veste di premier e di leader del partito Giustizia e Sviluppo, ma i lavori del parlamento si avviano verso la pausa estiva e il 10 agosto Erdogan parteciperà alle elezioni presidenziali. Se, come sembra certo, ne uscirà vincente, dovrà rinunciare alle altre cariche.
“Se la mia nazione mi eleggerà presidente – ha detto con una kefiah al collo, dopo un discorso infuocato sulla crisi di Gaza – un altro amico vi parlerà da questo banco nella prossima sessione legislativa”. In pochi secondi, decine di deputati presenti all’incontro sono scoppiati a piangere, chi in modo più composto, chi con grande sfoggio della sua commozione, come mostrano le gallerie fotografiche pubblicate, non senza ironia, su molti siti turchi.
“Perfino i canti roboanti come ‘Una sola bandiera, una sola patria, un solo Erdogan’ sono stati rimpiazzati da un lamento cupo”, scrive con tono di scherno il sito del quotidiano Hurriyet. “I deputati – scrive ancora il sito – sembravano non aspettarsi questo addio, nonostante loro stessi, all’unanimità, abbiano scelto Erdogan come candidato dell’Akp alle presidenziali, spianando la strada alla sua uscita dal ruolo di primo ministro”.