Milano, 26 nov. (AdnKronos) – Una storia d’amore, di devozione familiare e di determinazione. E, insieme, lo spaccato di un Paese pieno di ombre, dove il potere e la politica cercano di avere la meglio sulla giustizia. E’ il racconto di ‘Qualunque cosa succeda’, la miniserie diretta da Alberto Negrin, coprodotta da Rai Fiction e 11marzofilm, che ricostruisce la vicenda di Giorgio Ambrosoli e sarà in onda il primo e il 2 dicembre su Rai1, in prima serata. Gli eventi ripercorrono quei cinque anni che vanno dalla nomina di Ambrosoli a commissario liquidatore della Banca Privata italiana travolta dal crack di Michele Sindona al suo omicidio, avvenuto la notte tra l’11 e il 12 luglio del 1979, per mano di un killer assoldato dallo stesso Sindona.
Una storia commovente, interpretata, nel ruolo del protagonista, da Pierfrancesco Favino, che di questa “invasione” nel privato della famiglia Ambrosoli, nello sforzo di rappresentare la drammaticità del vissuto in quegli anni, parla come del “fallimento che ogni attore porta con sè prima di iniziare”. Il messaggio è forte: “Spero che questa fiction arrivi soprattutto ai giovani, perché il passato possa essere una guida per il presente”, dice Anna Maria Tarantola, presidente Rai, durante la presentazione della mini-serie, oggi, nella sede di Banca d’Italia a Milano, luogo evocativo dei fatti raccontati.
La fiction è tratta dall’omonimo romanzo del figlio, Umberto Ambrosoli: “E’ la storia della responsabilità di un uomo, di un cittadino, di un professionista. La mia prospettiva è l’esempio di un padre che vuole dare al proprio figlio”. La passione civile, l’onestà e il senso del dovere verso l’Italia sono i valori che lo stesso avvocato chiese di trasmettere ai figli, ‘qualunque cosa accada’, alla moglie Annalori – interpretata da Anita Caprioli – in una lettera a lei scritta nel 1975 e, nella miniserie, tragica rappresentazione dei presentimenti di Ambrosoli.