Home Nazionale Ucraina, ancora scontri a Kiev: Parlamento assediato. Deputata: ”Tre attivisti uccisi’

Ucraina, ancora scontri a Kiev: Parlamento assediato. Deputata: ”Tre attivisti uccisi’

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Kiev, 18 feb. (Adnkronos) – Torna ad alzarsi la tensione a Kiev. I manifestanti antigovernativi ucraini sono infatti riusciti a sfondare un cordone della polizia davanti al Parlamento. Ci sarebbero anche tre vittime e oltre cento feriti.Gli scontri con le autorità, riferiscono i media locali, sono iniziati dopo che i manifestanti hanno oltrepassato le linee di protezione al palazzo del Parlamento nel centro della capitale ucraina. La deputata del partito 'Patria' Lesiya Orobets ha denunciato l'uccisione di tre attivisti. Altri dimostranti, ha riferito, sono ''in condizioni critiche''. Oltre cento oppositori, ha aggiunto citando fonti mediche, sono rimasti feriti. Gli oppositori hanno cercato di fare irruzione alla Verkhovna Rada, dove i deputati dei tre partiti anti Yanukovich cercavano di promuovere la discussione di una riforma della costituzione per il ritorno alla carta del 2004. Mosca attacca i Paesi occidentali e l'Ue. Le violenze in corso in Ucraina ''sono il frutto diretto dell'atteggiamento di compiacenza dei politici occidentali e delle strutture europee che, sin dall'inizio della crisi, hanno chiuso gli occhi sulle azioni aggressive delle forze radicali'', si legge in una nota del ministero degli Esteri russo.Il rischio maggiore in Ucraina in questo momento è una ''criminalizzazione'' delle strutture dello Stato, è la dittatura. Il vescovo greco cattolico di Kiev Bohdan Dzurach, che dallo scorso novembre ha aperto le porte della chiesa della resurrezione di Cristo agli attivisti del movimento che si oppone al governo di Yanukovich in difficoltà, chiede alle istituzioni e agli esponenti politici europei di ''fare di più, di andare oltre alle parole e all'espressione di una 'forte preoccupazione'' per promuovere il dialogo e fermare la violenza da parte delle forze dello Stato''. ''Sta nascendo una dittatura in piena Europa, sotto gli occhi di tutti. Come si può rimanere indifferenti di fronte a eventi tanto drammatici, che non potranno non ripercuotersi in tutta l'Europa?'', si chiede il vescovo in una intervista telefonica all'Adnkronos. ''Ogni giorno apprendiamo di attacchi contro attivisti in diverse località dell'Ucraina. Non solo qui, sulla piazza Maidan, dove ogni tanto compaiono fino a oltre duemila ragazzi in tuta sportiva arrivati a Kiev per provocare, ma anche in provincia'', denuncia. Non ci sono solo le oltre venti persone scomparse, di cui non si hanno più notizie, ma anche casi come quello dell'attivista di Kharkiv, nell'Ucraina del nordest, ucciso e bruciato nella sua auto nei giorni scorsi. ''Gli attacchi sono individuali'', aggiunge, spiegando che ''il governo non fa il possibile per scoprire gli autori di queste aggressioni: vengono aperte inchieste di cui poi non si sa più nulla''. Le diverse centinaia di ragazzi in tuta ''che sono stati portati a Kiev, vanno considerati come una minaccia costante per questa protesta pacifica. Sono evidentemente protetti dalle forze dello Stato. Quando gli attivisti li indicano agli agenti, denunciandone le armi o le provocazioni, non ci sono reazioni, per non dire altro. C'è una certa cooperazione o sintonia tra le forze dello Stato e questi gruppi. E questa criminalizzazione delle strutture dello Stato, che ci preoccupa molto, deve essere contrastata''.