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Ucraina, entro oggi il via libera alle sanzioni contro la Russia

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(AdnKronos) – E’ attesa per oggi l’approvazione da parte degli Stati membri della Ue delle nuove sanzioni contro la Russia per il suo coinvolgimento nella crisi ucraina. Una portavoce della Commissione europea ha spiegato che gli ambasciatori dei Paesi Ue daranno il via libera “entro oggi” tramite procedura scritta. Il nuovo pacchetto di sanzioni sarà poi pubblicato martedì sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. La portavoce ha ribadito che le misure contro la Russia sono “sia ampliabili che reversibili”. Inoltre la tenuta del cessate il fuoco in vigore fra il governo ucraino e i separatisti delle regioni dell’Est “sarà essenziale per l’applicazione o meno del nuovo pacchetto di sanzioni”.
Da parte sua, Mosca risponderà ad eventuali nuove sanzioni occidentali “asimmetricamente”, con un eventuale divieto di sorvolo dello spazio aereo russo, qualora Stati Uniti e Unione Europea dovessero insistere “con la tentazione del ricorso alla forza nelle relazioni internazionali”. L’avvertimento arriva dal premier russo Dmitri Medvedev, citato dal quotidiano russo Vedomosti: “Se ci saranno sanzioni collegate al settore dell’energia, o ulteriori restrizioni a danno del settore finanziario russo, dovremo rispondere asimmetricamente”. “Purtroppo la crisi ucraina si protrae inesorabilmente, il che è una terribile tragedia”, ha dichiarato Medvedev. “Si spera verrà risolta, a condizione che i leader ucraini dimostrino buona volontà e accolgano le proposte formulate dalla Russia”.
Separatisti filorussi accusano Kiev sullo scambio dei prigionieri – Le autorità dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, intanto, denunciano il mancato inizio dello scambio di prigionieri previsto dall’intesa raggiunta dalle parti, accusando Kiev di non aver presentato la propria lista. A riferirne, si legge sull’Itar-Tass, è l’agenzia Novorossiya citando il ministro della Difesa dell’autoproclamata repubblica, Leonid Baranov.
Amnesty: abbiamo prove di crimini di guerra – Mentre la situazione sul terreno resta tesa, Amnesty denuncia “crescenti prove di crimini di guerra e del coinvolgimento russo”. “Le milizie ucraine e le forze separatiste sono responsabili di crimini di guerra e la Russia alimenta i crimini dei separatisti, come rivelato dalle immagini satellitari, diffuse oggi da Amnesty International, che mostrano la presenza di armamenti e artiglieria russi nell’Ucraina orientale”, si legge in un comunicato dell’organizzazione.
“I ricercatori di Amnesty International nell’Ucraina orientale – prosegue il comunicato – hanno documentato casi di bombardamenti indiscriminati, rapimenti, torture e uccisioni. Il Cremlino ha ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento nei combattimenti in Ucraina ma le immagini satellitari e le testimonianze raccolte da Amnesty International forniscono prove convincenti che gli scontri si sono trasformati in quello che l’organizzazione per i diritti umani definisce un conflitto armato internazionale”.