Bruxelles, 11 giu. (Adnkronos) – L’Ucraina si impunta sul prezzo del gas ai negoziati di Bruxelles con la Russia e l’Unione europea e respinge l’offerta di Mosca per una riduzione di più del venti per cento del costo delle forniture pari a uno scontro di cento dollari per mille metri cubi, l’equivalente delle tasse sulle esportazioni. “La Russia ci ha offerto una riduzione di cento dollari. La nostra posizione rimane la stessa: è necessario riscrivere il contratto (l’accordo firmato nel 2009 dall’allora premier Yulia Tymoshenko, che per questo era stata fatta condannare per abuso di potere da Yanukovich, in cui si stabilisce oltre che il prezzo anche una quota fissa, ndr) e ottenere un prezzo di mercato”, ha dichiarato il premier Arseniy Yatsenyuk, in un intervento trasmesso dalle televisione.
Il premier lo ha spiegato chiaramente al suo governo, l’Ucraina intende mantenere il punto chiedendo cambiamenti del contratto fra Gazprom e Naftogaz e l’offerta di Mosca è “una trappola”. Kiev, ha aggiunto, chiede che gli scambi siano regolati “da un contratto, non dal gradimento della Russia per il governo ucraino”.
Kiev ha quindi ribadito che non salderà il suo debito energetico con Mosca prima che non sarà risolta la questione del prezzo, come ha detto il ministro per l’Energia, Yuri Prodan all’agenzia di stampa Interfax Ukraine. (segue)