– Mosca, 17 lug. (Adnkronos/Dpa) – Mosca non ha atteso per rispondere all’annuncio dell’imposizione di nuove sanzioni da parte di Washington in relazione alla crisi ucraina. La prima reazione e’ arrivata dal presidente Vladimir Putin, che si e’ detto convinto che questo “nuocera’ agli interessi nazionali di lungo termine del paese e dei cittadini americani”. “E’ un vero peccato che i nostri partner vadano in questa direzione”, ha dichiarato il presidente russo. “Ma le nostre porte sono aperte al processo negoziale, per uscire da questa situazione”.
Il leader russo ha definito la sanzioni l’espressione “di una politica estera aggressiva” che nuocera’ alle relazioni con Washington. “Purtroppo chi pianifica la politica estera negli Stati Uniti…sta conducendo una politica estera aggressiva…e, a mio parere, non professionale”.
Putin ha quindi accusato Washington di incoraggiare il governo ucraino “a portare avanti una guerra fratricida e l’operazione punitiva” contro i ribelli separtisti nella parte orientale del paese. “Queste politiche non hanno prospettive”, ha ancora affermato, paragonando poi la politica americana in Ucraina con l’intervento americano in paesi quali l’Iraq o la Libia.”Chi spinge altri paesi verso questi sviluppi non deve mai dimenticare di avere le mani sporche del sangue di soldati, combattenti e civili”. (segue)