Home Nazionale Ue: Boldrini, voltare pagina per crescita solida e giusta e recupero competitività

Ue: Boldrini, voltare pagina per crescita solida e giusta e recupero competitività

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Roma, 29 set. (Adnkronos) – “La politica torni ad esercitare senza incertezze la sua funzione: che si impegni in una seria riflessione sulle ragioni fondamentali di questa crisi e nella scelta di rimuoverle, voltando magari decisamente pagina rispetto alle politiche fin qui seguite”. Lo ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini, aprendo la Conferenza interparlamentare prevista dall’articolo 13 del Fiscal compact, in programma oggi e domani a Montecitorio.
“Non si tratta -ha proseguito- di mettere in discussione l’impegno per un risanamento delle finanze pubbliche. Le risorse pubbliche vanno sempre amministrate con rigore e serietà”, ma “le politiche che l’Europa ha messo in campo sono concentrate essenzialmente sul miglior funzionamento dei mercati riducendo in larga misura gli interventi a sostegno dei redditi. Mentre è stato demandato ai singoli Stati membri il compito di mettere in campo misure di crescita a livello meramente nazionale”.
“Il problema, invece, è proprio l’individuazione di una risposta comune alle sfide della globalizzazione e all’accentuazione della concorrenza internazionale che consenta di prevenire il rischio che l’Europa nel suo complesso sia collocata ai margini delle dinamiche economiche internazionali. A meno che qualcuno non creda che si possa fare da soli, illudendosi di essere in grado di fronteggiare giganti come la Cina , a prescindere dall’Unione europea! In sostanza, l’Europa si è giustamente occupata della stabilità; non abbastanza della crescita”.
(Adnkronos) – “La ripresa del processo di integrazione -ha quindi spiegato la presidente della Camera- non può che partire dalla dimensione economica, perché senza sviluppo e senza una crescita che assumano i valori dell’equità e dell’uso efficiente delle risorse, l’Europa è destinata a un malinconico declino”.
“Si tratta di un compito difficile che deve assumere le esigenze della competitività senza rinunciare ai modelli di economia sociale di mercato propri dell’Europa che vanno sì aggiornati ma non certo abbandonati, costituendo a livello internazionale un parametro di riferimento anche per le economie emergenti”.
“Il dibattito che si svolgerà in questi due giorni di lavoro, per la qualità dei partecipanti, risulterà tanto più utile quanto più affronterà senza remore i maggiori profili critici che affliggono le economie europee, senza timore di fare emergere opinioni discordanti, ma facendo prevalere -ha concluso Boldrini- l’esigenza comune di ricollocare al centro dell’iniziativa europea il tema di una crescita solida e giusta”.