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Umbria: Ires Cgil, nel 2013 più che una ripresa una falsa ripartenza

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Perugia, 19 mag. (Labitalia) – In Umbria più che di ripresa, meglio parlare di ‘falsa ripartenza’. E’ in sintesi la conclusione cui arriva l’ultimo rapporto dell’Ires Cgil sull’economia umbra, presentato oggi a Perugia. Nel mercato del lavoro umbro, dal lato offerta di lavoro, alla fine del 2013 si sono infatti dischiusi orizzonti meno avversi se consideriamo che l’occupazione nel quarto trimestre è aumentata (da -2,5% a +0,6%) e le persone in cerca di occupazione sono diminuite del 5,3% tanto che tra il quarto trimestre 2012 e il corrispondente del 2013 il tasso di disoccupazione è passato dall’11,4% al 10,8%.
“Questi andamenti rilevati nell’ultimo trimestre dell’anno -dice Ires Cgil- sembrerebbero preludere a una inversione anche se dai toni molto moderati, considerando il ritardo di aggiustamento del mercato del lavoro. Certo, il dato medio annuo ci dice anche cose ben diverse, ma simili: i posti di lavoro persi sono stati meno di quelli rilevati nella media del 2012, passando da 5mila e 100 in meno (-1,4%) a 3mila e 800 in meno (-1,1%). La disoccupazione media annua aumenta dal 9,8% al 10,4% con una salita, ed è̀ questo che preoccupa maggiormente, dei livelli di disoccupazione di lungo periodo (da più di 12 mesi) e giovanile (rispettivamente 4,9% e 36,5%)”.
Insomma, i dati “non sono sufficienti a delineare una nuova fase di uscita da una crisi arrivata ormai quasi al suo settimo anno”, afferma Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria, che ha presentato il nuovo rapporto, frutto di una collaborazione ormai consolidata tra l’istituto di ricerca toscano e il sindacato umbro, insieme a Fabio Giovagnoli, direttore dell’Ires Cgil Toscana, e Marco Batazzi, ricercatore dell’istituto che ha curato la stesura del focus.
“Serve ben altro – sottolinea Bravi – per far ripartire il lavoro, come d’altronde confermano i dati sull’occupazione (calata ancora nel 2013), nonostante i risultati meno negativi dell’ultimo trimestre. Anche la cassa integrazione, che torna a crescere prepotentemente nei primi mesi del 2014, testimonia la permanenza di un’area vastissima di sofferenza occupazionale, che arriva a coinvolgere, tra lavoro iper precario e lavoro che non c’è, circa 120mila persone in Umbria”
Il percorso della domanda di lavoro si è caratterizzato, spiega l’Ires, per un ulteriore ridimensionamento in termini tendenziali, ma dai toni più moderati rispetto al precedente trimestre (da -8,1% a -5,8% in termini cumulati) perdendo comunque circa 8mila e 300 posizioni. Tuttavia, se articoliamo per modalità̀ di lavoro, allora emerge un recupero del lavoro dipendente la cui dinamica torna debolmente positiva (da -1,4% del precedente trimestre a +0,3%), mentre per le altre tipologie contrattuali la contrazione prosegue con toni sempre intensi (da -24,4% a -22,6%).
La cassa integrazione guadagni nei primi tre mesi del 2014 ha raggiunto un livello cumulato di 3,9milioni di ore autorizzate, con un incremento del 12,7%; dopo una chiusura 2013 in netto ridimensionamento (-35,4%) questo recupero è in parte ascrivibile anche allo sblocco della deroga che aumenta in modo vigoroso (+137%) arrivando a una quota sul totale ore autorizzate del 26,7% con una crescita sostenuta anche della gestione straordinaria (+17,5%) che rappresenta la vera componente strutturale della cig; la componente ordinaria all’opposto ha apportato un contributo negativo (-17,2%).