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Una pausa caffè certificata grazie a Csqa e Confida

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Roma, 27 ott. – (AdnKronos) – La prima certificazione di qualità, in Italia, per le miscele di caffè in grani utilizzate nel settore della distribuzione automatica. Quelle per la classica pausa caffè, che in Italia conta più di 2.400.000 distributori automatici e oltre 6.000.000.000 di consumazioni erogate in un anno, pari a 200 al secondo, di cui 2.500.000.000 caffè da caffè in grani. Una pausa che da oggi si avvale di una certificazione di qualità specifica, la prima mai realizzata in Italia, grazie a Csqa e Confida-Associazione Italiana Distribuzione Automatica.
La certificazione è applicabile a tutte le aziende che producono caffè tostato in grani destinato al “vending” (la distribuzione automatica) e definisce, per le singole miscele, parametri qualitativi funzionali superiori a quelli già definiti per legge. La norma stabilisce i limiti massimi ammessi per quel che riguarda: il contenuto di ossigeno e di umidità (dopo il trattamento di tostatura, raffreddamento e confezionamento); la presenza di rotture; la dimensione del chicco; l’assenza di corpi estranei.
L’iniziativa “rappresentare un’ulteriore garanzia ai clienti della qualità del prodotto che consumano”, commenta Pietro Bonato, direttore generale Csqa. Secondo Lucio Pinetti, presidente di Confida, “l certificazione delle miscele di caffè torrefatto per il vending rappresenta un importante passo avanti verso una generale qualificazione del settore. Csqa, a cui Confida ha già affidato la gestione del marchio di qualità di servizio Tqs Vending, è il partner naturale con il quale sviluppare temi come qualità e responsabilità. Siamo sicuri che anche la certificazione Dts 114 sarà presto un requisito condiviso per il settore”.