Home Nazionale Unicredit, le idee diventano realtà con la startup di FinTech Accelerator

Unicredit, le idee diventano realtà con la startup di FinTech Accelerator

0

Milano, 24 set. (Adnkronos) – Quanteye, Quokky, Social Bullguard e Wallet Saver. Sono i nomi delle quattro startup selezionate e ammesse a partecipare a FinTech Accelerator, l’iniziativa organizzata da UniCredit per incoraggiare i giovani che vogliono investire sul loro futuro e intraprendere un’esperienza imprenditoriale nell’area del Financial Technology. Si tratta, in particolare, di un percorso formativo a tappe, che si inserisce nel programma UniCredit StartLab.
“Questo nuovo acceleratore verticale – spiega Massimo Milanta, Group Cio di UniCredit – espressione derivante dall’inglese ‘vertical accelerator’ che indica i programmi di incubazione rivolti a startup di un settore specifico, è pensato per aziende neocostituite operanti nell’area del Financial Technology”. Si tratta di ”una branca dell’Information & Communication Technology (Ict) che studia soluzioni applicabili al mondo bancario e assicurativo”.
In particolare ”abbiamo messo a disposizione un team di esperti per aiutare le startup a svilupparsi non solo dal punto di vista finanziario e logistico, ma anche dal punto di vista organizzativo”.
Tra le 120 startup ammesse al bando scaduto lo scorso 30 giugno, ne sono state selezionate quattro: Quanteye, startup lombarda, offre un supporto nella valutazione del portafoglio degli investimenti secondo un’analisi del rischio personalizzata.
Quokky, startup friulana, aiuta a gestire i documenti (bollette, fatture e ricevute) e permette di tenere sotto controllo le scadenze; Social Bullguard, startup lombarda, tramite una piattaforma di social Crm supporta l’analisi e la gestione di tutte le interazioni dei clienti avvenute nei canali social e email; Wallet Saver, startup laziale, per mezzo di un comparatore di tariffe per telefonia mobile basato sui reali consumi e i dettagli di copertura dell’operatore suggerisce il piano tariffario più adatto.
A queste, FinTech Accelerator offrirà la possibilità di usufruire di uno spazio di co-working nel centro di Milano, attività formative e di mentoring e un premio di 10.000 euro per sostenere la loro crescita. ”Più nello specifico – aggiunge Milanta – il programma prevede una prima fase di Fast Acceleration della durata di quattro mesi che include sessioni di mentoring per aiutare le startup a definire la fattibilità economico-finanziaria del proprio piano di business e verificare lo stato di avanzamento delle attività. Quindi un periodo di consolidamento di otto mesi, volto a rafforzare i fondamentali delle startup, con attività di affiancamento su temi di comunicazione, marketing e sviluppo tecnico”.
I partecipanti avranno infine ”la possibilità di incontrare potenziali investitori, nostri partner e di essere in contatto con la nostra rete commerciale che, a sua volta, li metterà in contatto con potenziali clienti”.
L’innovazione rappresenta per UniCredit una parte fondamentale del proprio Piano Strategico. ”Sentiamo molto – spiega Paolo Fiorentino, vice direttore generale di UniCredit – la responsabilità di guardare ai giovani e per questo sosteniamo sempre volentieri queste iniziative che guardano con grande attenzione al mercato del lavoro in Italia e in Europa”. Per rinnovare l’offerta di servizi ”sosteniamo, valorizziamo e traiamo utili indicazioni dall’attività delle università, dei ricercatori e dei professionisti del mondo dell’information and communication technology, secondo le logiche di quella che oggi viene definita ‘open innovation”’.
In particolare ”con il programma FinTech Accelerator di UniCredit Start Lab abbiamo puntato sul contatto diretto con i giovani imprenditori, promotori di idee che alimentano con creatività un’innovazione sempre più necessaria nel nostro business”. Le idee innovative dei giovani potrebbero racchiudere la chiave per affrontare le sfide del futuro: ”Ci piacerebbe – sottolinea Fiorentino – tornare ad essere percepiti come una banca che dà grande peso all’innovazione di prodotto e delle relazioni tra le persone, dentro e fuori il nostro mondo. Per è noi – conclude – è una sfida che, anche come team manageriale, ci sentiamo di intraprendere”.