Roma, 3 ott. (AdnKronos Salute) – Con oltre 700 anni di storia e 120mila studenti “la Sapienza di Roma è un’università antica e ancora prestigiosa. Partendo dal pareggio di bilancio ottenuto negli anni scorsi, e dalla semplificazione che ci ha portati a 11 facoltà, il mio obiettivo è quello di aprire questo ateneo all’esterno, all’Europa, ma anche al mondo produttivo. Per ottenere più fondi e investimenti e far crescere questa importante realtà”. Ha le idee chiare il nuovo Rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, eletto oggi a Roma.
Gaudio, che succede a Luigi Frati ed entrerà in carica il primo novembre, sottolinea all’Adnkronos Salute la sua soddisfazione per “il largo consenso tributato dagli studenti, dal personale tecnico amministrativo e dai docenti. Ne sono onorato. E proprio questo largo consenso – dice il neo Rettore – sarà per me un viatico per lavorare insieme al rilancio della Sapienza sul piano internazionale”. Ma non solo. “Lavoreremo da subito per migliorare le condizioni di vita e di studio dei nostri studenti”, perché proprio questi ultimi sono “la linfa vitale” di un’università che si caratterizza per un’offerta formativa ricca di oltre 250 corsi di laurea e 200 master. Ma anche 59 biblioteche e 21 musei.
In questi anni, sottolinea Gaudio, “è stato fatto molto. E’ mia intenzione iniziare subito a lavorare per aprirci ancora di più al mondo produttivo. La Sapienza è un’università prestigiosa e ha un patrimonio importante di ricercatori e studiosi”, ma in generale negli ultimi anni gli atenei italiani non hanno avuto un gran piazzamento nel ranking internazionale.
Per Gaudio, dunque, è necessaria una “piccola rivoluzione” interna, che “aumenti la semplificazione e attragga finanziamenti nella città universitaria. Ma è soprattuto il Paese – conclude – che deve credere di più nella ricerca”.