Washington, 3 giu. (Adnkronos) Se i sospetti di diserzione dovessero essere confermati da prove, il sergente Bowe Bergdahl potrebbe essere processato dalle autorità militari. Il capo di stato maggiore della Difesa Usa, il generale Martin Dempsey, interviene nella vicenda del militare rapito dai talebani in Afghanistan e liberato in cambio del rilascio di cinque detenuti da Guantanamo. Bergdahl, scrive Dempsey sulla sua pagina Facebook, “è innocente fino a prova contaria”, ma l’esercito “non ignorerà” una sua eventuale “cattiva condotta, se essa è avvenuta”.
Per Dempsey, “le questioni riguardanti la condotta di questo particolare soldato sono separate dal nostro sforzo di recuperare qualsiasi militare Usa prigioniero del nemico”. Quella che si è verificata in Afghanistan, per il generale, “era probabilmente l’ultima, migliore opportunità per liberarlo”.
Quanto alle cirocostanze della cattura di Bergdahl da parte dei talebani nel 2009, che tanti dubbi e polemiche stanno nuovamente suscitando negli Stati Uniti, “quando sarà in grado di fornircele -afferma il generale- apprenderemo i fatti”. Nel frattempo, conclude, “continueremo a prenderci cura di lui e della sua famiglia”.