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Usa: morte ex portavoce Reagan verra’ indagata come omicidio

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– Washington, 9 ago. (Adnkronos/dpa) – James Brady, l’ex portavoce della Casa Bianca durante la presidenza di Ronald Reagan, scomparso lunedì all’età di 73 anni, è morto a causa della ferita alla testa subita nell’attentato del 1981. Sono le conclusioni dell’autopsia effettuata sul corpo di Brady dalle autorità della Virginia, che hanno stabilito che la morte dell’ex portavoce presidenziale va considerata un omicidio.
L’attentatore, John Hinckley Jr, che si dichiarò non colpevole per insanità mentale, è confinato in un ospedale psichiatrico giudiziario dal 1982, dal quale esce solo per brevi visite alla madre. La polizia di Washington aprirà ora un’indagine.
Durante l’attentato al presidente Reagan, Brady rimase gravemente ferito alla testa. I traumi riportati lo lasciarono semi paralizzato e lo costrinsero su una sedia a rotelle per il resto della sua vita. Dopo l’attentato, Brady, insieme alla moglie Sarah, divenne promotore e simbolo di una campagna per il controllo delle armi, che nel 1993 fu coronata dalla approvazione di una legge che porta il suo nome.