(AdnKronos) – Washington, 2 ott. Per la prima volta da gennaio Barack Obama ottiene un indice di gradimento del 50 per cento. A far crescere la stima degli americani per il presidente non sono la gestione delle questioni economiche o di politica interna, bensì, per una volta, un tema di politica estera: le decisioni prese per fronteggiare i jihadisti dello Stato Islamico in Iraq e in Siria. A fotografare la situazione è un sondaggio Washington Post/Abc, per il quale il 50 per cento degli americani approva l’operato di Obama, contro il 44 per cento che lo disapprova.
Si tratta di un netto miglioramento rispetto ad un precedente sondaggio diffuso in agosto, che in riferimento alla politica della Casa Bianca contro l’Is in Iraq (e non in Siria), indicava che solo il 42 per cento degli americani approvava l’operato del presidente. Gli americani sono quindi in larga maggioranza a favore dei bombardamenti contro l’Is. Sette americani su 10 li approvano, con un aumento di consensi rispetto al 65 per cento registrato ad agosto. Meno popolare è la decisione di Obama di inviare truppe in Iraq per addestrare le forze locali e coordinare i bombardamenti contro l’Is: il 53 per cento degli americani si dichiara a favore, contro il 44 per cento che si dice contrario.
Tra i più schierati a favore di Obama ci sono gli elettori repubblicani, con l’80 per cento che approva i bombardamenti in Siria e il 60 per cento che si dice d’accordo con il presidente riguardo alle decisioni prese per fronteggiare l’Is in Iraq. Nei precedenti sondaggi Washington Post/Abc sul gradimento di Obama rispetto a temi di politica estera, il presidente era uscito sempre piuttosto malconcio, come ad aprile, quando rispetto alla crisi tra Ucraina e Russia aveva ottenuto solamente il 34 per cento di consensi.