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Vacanze romane salate, dai 3 ai 7 euro al giorno tassa soggiorno

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Roma, 2 set. (Labitalia) – Città che vai tassa di soggiorno che trovi. Un ‘piccolo’ obolo che però, in queste ore, si trova nell’occhio del ciclone per l’entrata in vigore, a Roma, delle nuove tariffe. Con la legge sul federalismo fiscale municipale, infatti, il governo italiano ha concesso la facoltà ai comuni di introdurre una tassa di soggiorno.
Nella fattispecie, Roma Capitale ha stabilito, per coloro che soggiornano negli alberghi, case vacanze, affittacamere, bed and breakfast e campeggi di Roma, esclusi gli ostelli, il pagamento di un contributo di soggiorno per ogni notte trascorsa nelle strutture della città.
Per un massimo di 10 giorni la tassa è pari a 3 euro a persona per un albergo da 1 a 3 stelle, 4 euro per quelli a 3 stelle, 6 euro per le strutture a 4 stelle e 7 euro per quelle a 5 stelle.
Per i bed and breakfast, affittacamere, case per ferie, case e appartamenti vacanze la tassa è pari a 3,5 euro al giorno, 4 euro per agriturismi e residenze turistiche alberghiere, sempre per un massimo di 10 giorni.
Mentre, per un massimo di 5 giorni, nelle strutture ricettive all’aria aperta, si pagheranno 2 euro al giorno nei campeggi e nelle aree attrezzate per la sosta temporanea.
Il contributo può essere pagato in contanti o con carta, alla fine del soggiorno, direttamente alle strutture ricettive che rilasciano una ricevuta nominativa di pagamento. Non pagano, invece, chi è residente a Roma, i bambini fino ai 10 anni, chi accompagna i pazienti per motivi di salute, il personale della Polizia di Stato e delle altre forze armate e un autista di pullman ed un accompagnatore turistico ogni 23 partecipanti.