Home Attualità Salute Valdarno, separate le degenze di maternità da quelle di chirurgia ginecologica

Valdarno, separate le degenze di maternità da quelle di chirurgia ginecologica

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MONTEVARCHI – “L’organizzazione sanitaria è, per sua natura, un “corpo vivo”, che deve seguire i cambiamenti continui delle esigenze di assistenza e cura. E’ in questa logica – spiega Massimo Gialli, direttore sanitario dell’ospedale della Gruccia – che da lunedì prossimo (10 marzo) in ospedale e nel territorio del Valdarno si attueranno due importanti cambiamenti nell’organizzazione “.

L’intensità di cure, cioè un percorso adeguato ed appropriato alle esigenze dei cittadini, è filosofia che ha portato ad individuare una serie di provvedimento che interessano reparti importanti del nosocomio.
Nella struttura di ostetricia e ginecologia confluiscono attualmente sia i percorsi legati alla nascita che quelli di tipo chirurgico, inquadrati come ginecologici. Una commistione frutto della prassi e della tradizione, ma che non coincide con una attenta forma di assistenza in pazienti nelle due diverse aree di intervento: per le nascite è bene avere un reparto di maternità, per la chirurgia ginecologica è bene essere in ambiente prettamente chirurgico.
Così da lunedì scatta la distinzione fra i due percorsi, definiti per omogeneità e livelli assistenziali.
Gli otto posti letto da sempre destinati alla ostetricia, restano nella stessa attuale area e sono destinati esclusivamente alle puerpere e alle nascite. I 5 posti letto della ginecologia, destinati a pazienti in procinto di eseguire un intervento chirurgico, da lunedì saranno aggregati alla contigua struttura di chirurgia generale. Questa assumerà la denominazione di Unità operativa di “chirurgia ordinaria multispecialistica” ospitando letti di chirurgia generale, di urologia e ora anche di ginecologia.
“Questa riorganizzazione – spiega ancora Gialli – garantirà maggiore appropriatezza nella assistenza professionale: in particolare nel settore ostetrico si procederà anche alla sostituzione degli infermieri con ostetrici professionali. Analogamente le patologie chirurgiche ginecologiche potranno avvalersi delle competenza dell’equipe infermieristica gia esperta dell’area chirurgica”.

La seconda importante novità che scatta lunedì è stata studiata e sarà attuata con il pieno accordo e coinvolgimento della direzione della Zona Distretto del Valdarno.

In questo caso sarà attuata una profonda riorganizzazione nel settore della medicina interna. Sulla necessità di trovare soluzioni in grado di dare risposte assistenziali valide a quei pazienti non più bisognosi di cure ospedaliere specialistiche (destinati ai cosiddetti pazienti acuti), ma nemmeno in condizioni di essere riportati a casa propria, si lavora da tempo in tutta l’Azienda. Così da lunedì prossimo si procederà su due fronti: nel presidio della Gruccia, ma sotto il controllo della Zona distretto si apre il Mo.di.ca. (modulo di continuità assistenziale) che avrà complessivamente 18 posti letto; alla Casa della Salute di Bucine si attivano sei posti letto di cure intermedie.
Al Mo.di.ca. si arriva sommando gli attuali 9 posti letto dell’Ospedale di Comunità e la riconversione di alcuni posti letto della attuale Medicina Interna della Gruccia. Totale 18 posti letto per pazienti che saranno assistiti con un piano terapeutico concordato tra lo specialista ospedaliero, il medico di medicina generale e l’equipe infermieristica. La allocazione del Mo.di.ca. all’interno della Gruccia garantisce durante il periodo di ricovero, l’attivazione di specifiche consulenze specialistiche.
Per Bucine si tratta della creazione di sei nuovi posti che saranno anche in questo caso gestiti sotto la responsabilità medica del proprio medico di famiglia.

Nel complesso due diverse operazioni, ma che mirano ad un miglioramento della assistenza sotto il profilo della appropriatezza e delle mutanti esigenze della popolazione valdarnese, con un attento uso delle risorse sia professionali che economiche.