– ”A questo punto è necessario segnalare un evidente travisamento dell’ultimo punto dell’ordine del giorno del Senato, tuona il senatore veneto del Movimento 5 Stelle, che invita ad eseguire i lavori nel più breve tempo possibile, non certamente invitando a eludere o semplificare le procedure di controllo e verifica della compatibilità e sostenibilità del progetto. L’interpretazione della Conferenza unificata – sottolinea Endrizzi – va contro agli intendimenti del Senato ed è inopportuna perché fa riferimento a interventi per la sicurezza dei traffici delle grandi navi nella Laguna di Venezia, assoggettando alla Legge Obiettivo ogni intervento che riguardi i traffici portuali del bacino lagunare”.
”La mozione impegna quindi il Governo a garantire che gli interventi lagunari siano coerenti con l’ordine del giorno del Senato del 6 febbraio scorso – si legge in una nota – Ma anche ad adottare le iniziative per difendere la Laguna dallo scavo di nuovi canali, come il Contorta o il retro Giudecca, e a valutare le proposte relative allo scalo in bocca di Porto di Lido. Il documento chiede infine di iniziare fin da subito la graduale estromissione delle grandi navi dalla Laguna, di rivedere il Mose alla bocca di Porto del Lido e di escludere il ricorso alle procedure speciali previste dalla Legge Obiettivo del dicembre 2001”.