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Ventidue milioni di sfollati per i disastri naturali nel 2013

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New York, 18 set. (AdnKronos) – Nel 2013 vi sono stati ben 22 milioni di sfollati per effetto di disastri naturali. Lo rileva un rapporto del Norwegian Refugee Council’s Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), secondo il quale dal 1970 a oggi si è quadruplicato il numero delle persone che hanno dovuto lasciare le loro case in seguito a catastrofi naturali. Un trend in crescita che, secondo il centro norvegese, è dovuto ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione crescente. Sempre nel 2013, il numero degli sfollati per i disastri naturali è stato tre volte più alto degli sfollati in seguito ad un conflitto armato.
Circa l’85% degli sfollati si trova in paesi in via di sviluppo dove la rapida urbanizzazione ha portato alla creazione di vaste bidonville non in grado di resistere ad eventi climatici avversi. L’anno scorso in Asia, 19 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case per il tifone Haiyan e di queste 4,1 milioni nelle Filippine. I paesi sviluppati non sono comunque immuni da queste tragedie: negli Stati Uniti sono 218.500 le persone rimaste senza casa dopo i tornado che hanno colpito l’Oklahoma nel 2013.
Nel presentare all’Onu il rapporto, il segretario generale dell’IDMC Jan Egeland, ex responsabile delle Nazioni Unite per le questioni umanitarie, ha sottolineato come spesso guerre e disastri naturali siano collegati in una sorta di circolo vizioso.