Home Attualità Zamparini: “Voglio fare del Palermo l’Atletico Madrid italiano”

Zamparini: “Voglio fare del Palermo l’Atletico Madrid italiano”

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Palermo, 8 lug. – (Adnkronos) – “Vogliamo aprire un ciclo e vogliamo divertirci”. Maurizio Zamparini e il Palermo ripartono dalla Serie A dopo un anno di purgatorio. “Vengo per ribadire la ferma volontà di ripartire con una struttura più giovane ed efficiente per un nuovo ciclo”, dice il presidente del club rosanero. “Voglio cominciare un ciclo con il nostro allenatore, Beppe Iachini ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno. Non faccio demagogia quando dico che può trasformare il Palermo nell’Atletico Madrid italiano. Questa è la nuova linea che deve prendere il calcio, l’abbiamo visto ai Mondiali”, dice Zamparini evidenziando la complessa situazione economica del calcio italiano
“E’ un mercato molto difficile”, spiega il presidente in conferenza stampa aggiungendo, “abbiamo preso una decisione, è arrivato da tempo il nuovo direttore, Franco Ceravolo, che gode della mia massima stima e considerazione. In più arriverà un amministratore delegato per un piano quinquennale, gestirà entrate ed uscite della società. E’ il dottor Andrea Cardinaletti. E’ sua e nostra ambizione fare del Palermo un esempio per risalire. C’è una sola svecchiata da fare ancora, spero di trovare chi svecchi la presidenza, ma non per abbandonare il Palermo. Voglio bene a Palermo, sto benissimo e faremo bene”.
Obiettivo per il ritorno in A è pensare in grande, pensare all’Europa. “Se siamo andati in Europa con Guidolin il primo anno, perché non dovremmo farlo ora? Non sposo il vostro scetticismo, quell’anno siamo saliti a pari punti col Cagliari. Quest’anno abbiamo vinto il campionato distruggendolo. Confido in Hernandez che è stato boicottato al Mondiale da Forlan. C’è lui, così come Vazquez, Belotti e Dybala. Se andrà via qualcuno, sarà Malele, ma per farlo giocare. Con il mio allenatore scommetto che al 90% giocherà Vazquez con una punta”.
Spazio poi a una analisi del mercato del Palermo. “Nomi non ne faccio neanche sotto tortura. Mi auguro, ma è difficile, che possano arrivare giocatori prima del ritiro. Oggi costano il 30-40% in più, è una questione di strategia. Stiamo lavorando su 14-15 nomi. C’è qualcuno dal Mondiale che ci piace, ma non lo dico. Dobbiamo rinforzare difesa e centrocampo”, spiega Zamparini.
“Rigoni? Probabilmente siamo più ambiziosi. I rinnovi di Barreto, Munoz e Ujkani li faremo in ritiro, i nostri giocatori sono contenti di rimanere e noi siamo contenti di tenerli con noi”, spiega il presidente dei rosanero che sulle difficoltà di inserimento dei giovani aggiunge: “Ai Mondiali non è uscita solo l’Italia ma anche Spagna ed Inghilterra. Non eravamo i migliori 8 anni fa e non siamo i peggiori adesso. Il male è la demagogia. In Italia non esiste il vivaio. Ma poi guardate le facce della Nazionale belga, inglese o francese. Qui siamo talmente idioti, per colpa di Bossi e Fini, che tutti gli africani in Europa sono comunitari tranne che qui in Italia. Non è colpa mia, ma delle istituzioni. Solo portando i giovani possiamo coltivarne di nuovi”.
Sull’ipotesi di una apertura a investimenti stranieri Zamparini aggiunge: “Sono stato diverse volte a Beirut, quindi ancora ci stiamo lavorando. Per il centro sportivo abbiamo tutto, se domani ci danno l’autorizzazione siamo pronti. Sarà un compito che porterà avanti il nostro amministratore delegato, che verrà a stare qui a Palermo. Noi, checché ne dica il sindaco, vogliamo anche lo stadio”.
Bacino per trovare nuovi talenti sarà l’Africa monitorata dagli osservatori rosanero. “Ho già chiesto in Lega di adeguarci ai programmi europei. Ho ammirato campionati come quelli dell’Algeria e ho dato disposizione di visionare i loro giocatori. Lazaar è un esempio, anche noi andremo a prendere i migliori. La concorrenza, purtroppo, è di tutta l’Europa. Quello italiano è diventato economicamente l’ultimo campionato d’Europa, abbiamo le istituzioni contro”, aggiunge Zamparini.
Punto di forza del Palermo per la stagione 2014-2015 sarà Hernandez: “E’ già stato determinato l’anno scorso -precisa il presidente del club siciliano-. Penso che sia cresciuto anche grazie a Iachini, soprattutto fisicamente. Con Iachini ci divertiremo a vedere i Dybala, i Belotti e gli Hernandez”.