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A Casa moderna presentata la filiera del legno Fvg

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Udine, 9 ott. (Labitalia) – Il legno è il grande protagonista della 62esima edizione della Casa Moderna di Udine. E di legno e della sua filiera regionale si è parlato ieri pomeriggio nel padiglione 8, della Casa Biologica l’Abitare Ecosostenibile. All’incontro, dal titolo ‘Filiera del legno Fvg’, promosso da Regione Friuli Venezia Giulia, Consorzio Innova Fvg e Confindustria Udine e aperto dai saluti di Michele Morgante, presidente di Innova Fvg, è intervenuto l’architetto Pietro Valle per illustrare le caratteristiche della filiera. Erano presenti le aziende: Diemme Legno, Domus Gaia, Fratelli De Infanti, Fratelli Vidoni, Legnolandia, Michelus Case, Serrametal e Stratex.
La fliera del legno del Fvg raggruppa diverse aziende regionali che lavorano il legno, dalla prima lavorazione al prodotto finito, con l’intento di offrire soluzioni integrate, innovative e sostenibili a 360 gradi per l’abitare eco-sostenibile.
“Vogliamo fare in modo – spiega Michele Morgante, presidente del Consorzio Innova Fvg – che ci sia una chiara percezione sia da parte dei consumatori che da parte delle imprese delle possibilità offerte dalla filiera. Ovviamente, queste potenzialità riescono a risaltare ancor di più se le aziende si presentano in maniera unitaria. Il lavoro del Consorzio Innova Fvg è quello, da un lato, di convincere le imprese a lavorare assieme e fare rete e, dall’altro, di creare occasioni perché questa rete si presenti non solo in Friuli Venezia Giulia ma anche fuori regione. La prossima settimana, ad esempio, ci riproporremo al Saie di Bologna”.
L’architetto Pietro Valle ha evidenziato come “le due parole chiave della filiera del legno siano l’utilizzo di legno locale e la filiera corta che permettono un rapporto a chilometro zero tra taglio del legno, lavorazione e messa in opera”. “Oltre a un più incisivo controllo sulla qualità della materia prima, ciò consente anche un abbattimento dei costi, si pensi solo a quello del trasporto, con la conseguente opportunità di disporre di maggiori risorse da investire in elementi di isolamento e tamponamento bio-ecologico”, ha spiegato.
L’architetto Valle ha poi enfatizzato la dote della flessibilità del legno: “E’ un materiale che, per leggerezza, trasportabilità, montabilità, si adatta perfettamente ad essere utilizzato in edilizia con altri materiali. A dispetto, poi, di un luogo comune, offre anche ottime qualità antincendio. Non tutti sanno infatti che il legno lamellare brucia più lentamente di certe murature in acciaio”.
Sul fronte degli imprenditori, è intervenuto Vittorio Di Marco (capodelegazione di Tolmezzo; Diemme Legno): “Come Delegazione ci stiamo impegnando affinchè si riesca a declinare la filiera anche con contenuti di sostanza. E’ inutile infatti continuare a valorizzare il legno, facilitando solo la vendita dei tronchi. Dobbiamo ricominciare a lavorare questa materia prima. Serve dunque una politica che vada a finanziare progetti compiuti e ben definiti come quello della filiera che mette assieme i produttori delle prime lavorazioni con chi trasforma il legno nelle fasi successive”.
“Occorre una stagione nuova – ha detto – che ruoti attorno alle opportunità offerte dall’edilizia innovativa e di ristrutturazione, dove noi possiamo mettere in campo tutta l’esperienza della ricostruzione post-terremoto. Per fare prodotti nuovi, però, ci vogliono ricerca e sperimentazione per cui le aziende dovrebbero essere affiancate dai centri di ricerca delle università e dei poli tecnologici, e per la loro validazione e certificazione un ruolo determinante potrebbe essere assunto dal Catas. L’auspicio è anche di giungere a un marchio del legno regionale da silvicoltura naturalistica, perché solo così potremmo trarne vantaggio dal notevole beneficio ambientale che questa pratica di governo dei boschi contiene”.
Da parte sua, Matteo Marsilio (Domus Gaia) ha osservato: “Quello del legno è un settore in espansione che, grazie all’unione dei saperi e alla capacità di costruzione che è grado di attivare la filiera, potranno allargare il mercato sia in termini territoriali che di nuova tipologia di interventi”. Mentre, per Gianni De Infanti (F.lli De Infanti), “con tutto il legno che c’è nei nostri boschi regionali riuscire a promuoverlo è importante: sappiamo che fare gruppo è semplice solo a parole, ma non ci sono alternative: dobbiamo crederci e andare avanti”.
Marco Vidoni (F.lli Vidoni) ha sottolineato: “Il legno fa parte della nostra tradizione. Era stato abbandonato, ora si è tornati a riutilizzarlo. E’ un prodotto valido, prestazionale, naturale; offre una miriade di vantaggi, meglio ancora se poi è a chilometri zero”.
Tra gli interventi, anche quello di Marino De Santa (Legnolandia): “Il legno può essere il protagonista della ripresa della domanda edilizia. E’ oramai opinione comune che è un sistema costruttivo competitivo. Il legno regionale non ha nulla da invidiare a quello dei Paesi limitrofi ed è stato finalmente riscoperto, in primis, dai friulani, in virtù anche dell’interesse mostrato dalle segherie austriache. Fare rete e massa critica è un obbligo che ci viene richiesto dal mercato internazionale”.
Per Giuseppe Vesca (Serrametal), “ci stiamo rendendo conto adesso delle potenzialità che offre un discorso di filiera: migliore conoscenza reciproca, possibilità di sviluppare sinergie e progetti assieme, opportunità che andando da soli non si prospetterebbero: la filiera unisce diversi interessi e competenze; noi possiamo portare la nostra esperienza nell’ambito di carpenteria e serramentistica”.
Infine, Ingrid Pintar (Michelus Case) ha commentato: “Condivido appieno questa iniziativa di filiera e mi piacerebbe che più imprese vi aderissero anche per una questione di maggiore visibilità. Sono convinta che un maggior utilizzo del legno locale permetterebbe il rilancio del settore e la crescita dimensionale e occupazionale delle aziende, di prima lavorazione in primis”.