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A Rimini soci Aefi a confronto sull’internazionalizzazione delle fiere

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Rimini, 17 lug. (Labitalia) – Al via la due giorni della IV edizione del seminario annuale di aggiornamento formativo per i soci Aefi – Associazione esposizioni e fiere italiane, che si tiene, per il secondo anno consecutivo, a Rimini, presso la sede di Rimini Fiera. ‘L’internazionalizzazione delle fiere italiane: modalità e strumenti per competere’ è il tema scelto quest’anno per il seminario che ha proposto ieri, nella prima giornata, una serie di interventi per fare il punto sul mutamento dello scenario mondiale e le nuove opportunità per il settore fieristico con spunti, riflessioni e momenti di confronto.
“L’internazionalizzazione – ha sottolineato Giovanni Laezza, direttore di Riva del Garda Fieracongressi e vicepresidente di Aefi, in apertura dei lavori – è ormai una scelta inderogabile e un’opportunità a cui il settore non può rinunciare. Il comparto fieristico nazionale, che con mille manifestazioni l’anno è in grado di coinvolgere circa 22 milioni di visitatori, rappresenta una leva strategica efficiente per supportare la crescita delle imprese del nostro Paese e in uno scenario mondiale che negli ultimi anni è completamente cambiato aprirsi all’estero è una scelta ma anche una sfida inderogabile”.
“Abbandonare colpevoli pigrizie – ha avvertito Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera e Vicepresidente di Aefi, nel portare il saluto introduttivo – e guardare all’internazionalizzazione con uno sguardo che non può più prevedere esitazioni. Resta centrale il tema dell’alleanza tra fiere per affrontare i mercati mondiali, così come è nodale il supporto delle istituzioni non solo in termini di sostegno ma anche di acquisita consapevolezza dello straordinario valore dello strumento fieristico come leva competitiva dell’economia del nostro Paese”.
Internazionalizzazione non significa solo ‘esportazione’: per riuscire a cogliere le opportunità offerte dai mercati globali ed essere presenti in aree lontane e complesse, occorre organizzare in loco una presenza sempre più solida e strutturata. Per questo, è stato sottolineato, è fondamentale che le fiere diventino sempre meno semplici spazi in cui esporre e sempre più partner e consulenti per il business delle aziende. Il ruolo delle fiere, infatti, sarà sempre più quello di strumento avanzato a supporto della strategia di crescita delle imprese e in tal senso continueranno ad avere un ruolo importantissimo per il loro sviluppo, sia per creare un contatto diretto con il mercato che per la comunicazione della competenza aziendale in fase di ricerca attiva di potenziali clienti.
Oltretutto, per un mercato domestico come il nostro, fortemente incentrato su un tessuto industriale di pmi, è stato osservato, il supporto delle fiere per approcciare i mercati stranieri è quanto mai vitale, anche valorizzando l’immagine del Made in Italy che, come filosofia e stile di vita, rappresenta un veicolo straordinario e un’arma vincente per la promozione e la vendita dei nostri prodotti.
Nell’ambito della prima giornata di lavori – coordinata da Lorenzo Brufani, direttore generale di Competence, con Christian Druart, direttore Ufficio studi e ricerche di Ufi; Jaruwan Suwannasat, direttore Esposizioni ed Eventi di Tceb-Thailand Convention and Exhibition Bureau; Abdullah Jaber, capo Ufficio stampa dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti; e Barbara Weizsäcker, segretario generale di Eeia-European Exhibition Industry Alliance – è stato tracciato il quadro e il contesto competitivo sviscerando le diverse tematiche legate al ‘Mutamento dello scenario mondiale e le nuove opportunità per il settore fieristico’, fornendo, dal loro osservatorio privilegiato, una visione della situazione a livello globale.
Ha aperto gli interventi Christian Druart soffermandosi sui nuovi modelli manageriali e tracciando un quadro del sistema fieristico mondiale che vede crescere gli investimenti nel settore in termini di infrastrutture, con particolare riferimento ai Paesi sudamericani e del Sud-Est asiatico. Druart ha anche evidenziato la necessità di adottare nuovi modelli manageriali, di prezzo, nuovi contenuti e format per gli eventi per venire incontro alle esigenze di un mercato dove flessibilità e capacità di cogliere le necessità delle aziende sono l’elemento di successo.
Nel corso della presentazione, Abdullah Jaber, ha tracciato un quadro dell’attività fieristica negli Emirati Arabi evidenziandone la dimensione internazionale e le opportunità per le imprese italiane. Jaber ha poi illustrato le collaborazioni già in essere e quelle in via di definizioni tra le realtà fieristiche italiane e quelle arabe focalizzate in particolare sui settori dei beni di consumo di cui gli Emirati sono grandi estimatori e acquirenti. Sulla collaborazione tra Italia e Thailandia si è soffermato Jaruwan Suwannasat, che ha fornito informazioni sulla potenzialità del mercato asiatico e thailandese in particolare, unitamente ai supporti governativi previsti per coloro che scelgono di esporre in questi Paesi.
Barbara Weizsäcker ha sottolineato invece l’importanza dell’Italia nel contesto europeo, ribadendo quanto sia fondamentale la collaborazione e la cooperazione per promuovere le istanze e gli interessi del settore a livello europeo e internazionale. Nel suo intervento ha evidenziato inoltre l’efficacia dello strumento fiera per far conoscere e far crescere le aziende sui mercati esteri.
Nel pomeriggio – e proseguirà anche oggi – la parte privata del seminario riservata ai soci Aefi, dedicata all’illustrazione dei nove casi di successo scelti dagli stessi associati come spunto di discussione e di dibattito con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un piano di attività comune che possa essere realizzato anche attraverso l’Associazione.
Le case history sono state dettagliate dai rispettivi organizzatori che si sono focalizzati sulle modalità e gli aspetti che hanno reso queste manifestazioni delle best practice nel panorama fieristico internazionale nei valori fondamentali della nostra cultura (Mostra Internazionale dell’Artigianato, Fiera del libro per ragazzi, Ttg Incontri); nell’alimentare (Interpoma); nella tutela dell’ambiente (Ecomondo); nell’abitare (Marmomacc); nel biologico (Sana) e nei nuovi modelli per operatori e pubblico (Marca e RiminiWellness).