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Aeroporti: Enac convoca Sac e Bianco su privatizzazione scalo Catania

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Roma, 21 gen. (AdnKronos) – Il Cda di Enac ha disposto per il prossimo Consiglio di Amministrazione fissato per il 26 febbraio, di invitare la Sac, società di gestione dell’Aeroporto di Catania, e di estendere l’invito agli azionisti e al Sindaco di Catania Enzo Bianco. Ad annunciarlo in una nota è lo stesso Ente al termine del board durante il quale il direttore generale ha presentato una relazione in merito al tema delle privatizzazioni delle società di gestione e al ruolo dell’Ente. In questo contesto, il Cda, si legge nella nota, ha focalizzato l’attenzione sull’Aeroporto di Catania Fontanarossa, la cui convenzione di affidamento della gestione totale, stipulata tra l’Enac e la società Sac Spa il 22 maggio 2007, prevede espressamente, tra gli adempimenti della concessionaria sui quali l’Ente è tenuto a vigilare, l’obbligo di comunicare, ai fini di preventiva valutazione di compatibilità con la normativa afferente le gestioni aeroportuali, le modifiche dell’assetto organizzativo della società.
Ne discende pertanto che qualunque mutamento che intervenga nella compagine sociale e/o nella natura pubblica o privata degli azionisti della società di gestione aeroportuale, deve essere tempestivamente comunicato all’Ente di vigilanza, ai fini della verifica della compatibilità di tali mutamenti con il complesso di obblighi derivanti dal rapporto concessorio.
Il quadro normativo in materia di assetto societario dei gestori aeroportuali, sottolinea l’Enac, “sembra orientarsi, nell’attuale fase storica, affinché le amministrazioni favoriscano e agevolino la privatizzazione delle società di gestione consentendo un utilizzo delle limitate risorse pubbliche nei settori indispensabili alle esigenze della collettività. A riprova del favore del legislatore verso la privatizzazione delle società occorre segnalare che il Piano Nazionale degli aeroporti, in corso di approvazione, prevede che la sua adozione è finalizzata, tra l’altro, all’individuazione delle priorità infrastrutturali su cui concentrare gli investimenti ai fini di una maggiore allocazione delle risorse disponibili ‘attivando altresì capitali privati’.