Home Nazionale Afghanistan, raid Usa su ospedale Msf: 9 morti. Kabul: “C’erano terroristi”

Afghanistan, raid Usa su ospedale Msf: 9 morti. Kabul: “C’erano terroristi”

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Kabul, 3 ott. (AdnKronos) – E’ di nove operatori di Medici senza frontiere (Msf) uccisi il bilancio di un raid Usa che questa notte ha colpito un ospedale di Kunduz, in Afghanistan. E’ quanto comunica Msf in una nota. “L’ultimo aggiornamento parla di 37 feriti, tra cui 19 membri dello staff Msf. Di molti pazienti e staff non si hanno ancora notizie – si legge – L’impatto di questo terribile bombardamento sta diventando più chiaro e i numeri continuano a crescere”.
Nel condannare “nel modo più assoluto il terribile bombardamento”, Msf chiarisce che “tutte le parti in conflitto, comprese Kabul e Washington, erano perfettamente informate della posizione esatta delle strutture Msf – ospedale, foresteria, uffici e unità di stabilizzazione medica a Chardara (a nord-ovest di Kunduz). Come in tutti i contesti di guerra, Msf ha comunicato le coordinate Gps a tutte le parti del conflitto in diverse occasioni negli ultimi mesi, la più recente il 29 settembre”.
Il bombardamento sull’ospedale di Medici senza frontiere “è continuato per più di 30 minuti da quando gli ufficiali militari americani e afghani, a Kabul e Washington, ne sono stati informati” riferisce ancora l’organizzazione. “Msf – si legge ancora – chiede urgentemente chiarezza per capire esattamente cosa sia successo e come sia potuto accadere un evento di questa gravità”.
Secondo il governo afghano, all’interno dell’ospedale c’erano 10 o 15 terroristi. “I terroristi sono stati tutti uccisi – ha detto Sediq Sediqi, portavoce del ministero degli Interni di Kabul, in una conferenza stampa – ma anche alcuni medici hanno perso la vita”.
I Talebani afghani hanno però negato che all’interno dell’ospedale si nascondessero loro militanti. In un comunicato rilanciato dalla Bbc, i Talebani hanno descritto il raid come un attacco “deliberato” eseguito dalle “forze armate barbare dell’America”.
Anche il portavoce dei Talebani, Zabiullah Mujahid, parlando con la tv satellitare al-Jazeera, ha affermato che nell’ospedale non erano presenti militanti del gruppo. “I nostri mujaheddin – ha affermato – non si facevano curare al centro di Msf, a causa di condizioni militari avverse”.
“Questi attacchi delle forze Usa – ha proseguito il portavoce – vanno avanti da anni. Quest’ultimo attacco ha ancora una volta rivelato il volto spietato degli invasori dell’Afghanistan”. “Condanniamo – ha concluso Mujahid – il bombardamento dell’ospedale. Si è trattato di un attacco eseguito contro gente innocente”.
“Siamo profondamente scioccati dall’attacco, che ha ucciso nostri colleghi e pazienti, e compromette gravemente la situazione sanitaria a Kunduz” ha detto Bart Janssens, direttore delle operazioni di Msf. Da quando lunedì sono scoppiati i combattimenti, Msf ha curato 394 feriti. Al momento del bombardamento di stamattina nell’ospedale c’erano 105 pazienti, le persone che li accudiscono e oltre 80 operatori nazionali e internazionali di Msf.

La struttura è l’unica nel suo genere in tutto l’Afghanistan nord-orientale e fornisce trattamenti per salvare arti e vite. I medici di Msf trattano tutte le persone secondo i loro bisogni medici e non fanno distinzioni in base a etnia, credo religioso o affiliazione politica. L’organizzazione ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1980. A Kunduz, come nel resto del Paese, operatori nazionali e internazionali lavorano insieme per garantire la migliore qualità dei trattamenti.
Emergency condanna attacco: inaccettabile bombardare ospedale – Bombardare un ospedale “dove si curano i feriti è un atto di violenza inaccettabile. Un ospedale è un luogo di cura che come tale va tutelato e ciò è possibile solo se gli ospedali vengono rispettati da tutte le parti in conflitto, come previsto dalle convenzioni di Ginevra”. Con queste parole, rilanciate su Twitter e Facebook, Emergency ha espresso “tutta la solidarietà a Medici Senza Frontiere”, condannando “fermamente l’attacco da parte delle forze Nato all’ospedale a Kunduz, in ‪#‎Afghanistan”‬.
Oggi pomeriggio, fa sapere l’organizzazione fondata da Gino Strada, Msf trasferirà alcuni feriti all’ospedale di Emergency a Kabul. “Rimaniamo a disposizione di Msf e della popolazione di Kunduz per curare gli altri feriti che potranno essere evacuati dalla città. Lavoriamo in Afghanistan dal 1999 e siamo molto preoccupati dal costante peggioramento delle condizioni di sicurezza: nel Paese si combatte in 25 province su 34 e il numero dei feriti e delle vittime civili cresce di mese in mese. La violenza e l’instabilità in cui sta precipitando l’Afghanistan – conclude Emergency – rende sempre più difficile garantire l’attività degli operatori umanitari e tutto questo rischia di tradursi in un ulteriore danno a discapito della popolazione afghana”.