Home Nazionale Aids: Anlaids, no a ‘gogna mediatica’ su persone con Hiv

Aids: Anlaids, no a ‘gogna mediatica’ su persone con Hiv

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Roma, 2 dic. (AdnKronos Salute) – “Rispettiamo il decorso della giustizia: è inaccettabile che si condanni una persona sui giornali prima ancora che si siano verificati i fatti”. Bruno Marchini, presidente nazionale Anlaids, e Massimo Ghenzer, presidente Anlaids Lazio, intervengono sulla vicenda dell’impiegato romano colpito da un provvedimento di custodia cautelare per lesioni gravissime nei confronti di 6 donne che avrebbero avuto rapporti sessuali con lui senza l’uso del preservativo.
“La criminalizzazione delle persone con Hiv è radicalmente sbagliata – spiega Marchini – sbattere la persona sieropositiva in prima pagina solo per alimentare il terrore è un comportamento che non si dovrebbe avere da parte di professionisti dell’informazione. I diritti delle persone con Hiv vanno rispettati e anche per loro, come per chiunque, si deve presumere l’innocenza fino a prova contraria. E’ riprovevole che diversi giornali ricorrano a espressioni di palese condanna prima ancora di aver avuto informazioni sui fatti. Ricordiamo che la responsabilità di avere una sessualità più sicura possibile coinvolge tutte le persone che hanno un rapporto, non solo le persone con Hiv. Dichiarare la propria condizione di sieropositività non è un obbligo, l’importante è proteggere se stessi e i propri partner”.
Riguardo al rischio di contagio nel rapporto sessuale senza l’uso del profilattico con una persona con Hiv, Massimo Ghenzer, presidente di Anlaids Lazio, specifica che dipende fortemente dal fatto che la persona sia in terapia o meno.
“Come è stato ampiamente discusso al recente 28.esimo Convegno Anlaids svoltosi a Roma – spiega Ghenzer – le persone con Hiv in terapia riducono la quantità di virus nel proprio organismo fino a livelli minimi; in queste condizioni la trasmissione dell’infezione da Hiv non avviene. Alcuni articoli apparsi sui quotidiani locali fanno riferimento al fatto che anche l’uomo arrestato era da anni in terapia: occorre quindi verificare se davvero sia stato possibile che sia stato proprio lui a trasmettere l’infezione alle sue partner sessuali”.
Anlaids, proprio nei giorni immediatamente successivi alla Giornata mondiale di lotta all’Aids del primo dicembre, vuole ricordare a tutti che occorre diffondere informazioni accurate sull’Hiv e Aids in modo che le persone possano conoscere le modalità per proteggersi e avere una sessualità più sicura.