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Alberto Rossi confermato alla guida dei macellai aretini di Confcommercio

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Alberto Rossi confermato alla guida dei macellai aretini di Confcommercio
Alberto Rossi

Rossi è attualmente in carica anche come presidente regionale di categoria. Con lui nel consiglio direttivo provinciale anche i colleghi Alfredo Bassi, Daniele Bonini, Mario Ercoli, Gianluca Faralli, Simone Fracassi, Vincenzo Gallorini, Giorgio Iacomoni, Gianni Maffei, Ivano Martini, Pierluigi Moretti, Luciano Sani, Gabriele Singali, Alessandro Tognaccini e Antonio Tonioni. Le previsioni della categoria per il Natale: “molte famiglie intorno alla tavola delle feste, ma la carne sarà regina anche sotto l’Albero”. Finita l’era dei cesti natalizi costosi e pieni di delikatessen che finivano dimenticate in dispensa, ora si torna al cesto utile e di sicuro consumo: “da bolliti, Chianina e salsicce sottovuoto per i familiari al tradizionale abbinamento prosciutto, parmigiano e dolce per gli amici”. Il consiglio: “meglio meno, ma di qualità garantita”. 

Sarà ancora Alberto Rossi a guidare i macellai della provincia di Arezzo per i prossimi quattro anni. 57 anni, nel settore da 33 e titolare di una macelleria ad Arezzo dove lavora insieme ai due figli, Rossi inizia così il suo secondo mandato in seno alla Confcommercio, per la quale ricopre attualmente anche l’incarico di presidente regionale dei macellai toscani.

Con lui nel consiglio direttivo provinciale siedono anche i colleghi Alfredo Bassi, Daniele Bonini, Mario Ercoli, Gianluca Faralli, Simone Fracassi, Vincenzo Gallorini, Giorgio Iacomoni, Gianni Maffei, Ivano Martini, Pierluigi Moretti, Luciano Sani, Gabriele Singali, Alessandro Tognaccini e Antonio Tonioni. Tutti operatori molto noti di Arezzo o di altri centri delle vallate, dove – spesso insieme a mogli e figli – portano avanti aziende arrivate in qualche caso addirittura alla quarta o terza generazione, a dimostrazione della particolare longevità e fortuna della categoria. Un consiglio ancora maschile al 100%, ma che rappresenta una categoria dove anche le donne sono presenti dietro al bancone.

“Con il mese di dicembre siamo entrati in uno dei momenti più intensi dell’anno per la nostra attività”, dice il presidente Alberto Rossi, “penso che con il clima di guerra che purtroppo si respira, questo Natale vedrà molte feste in casa, famiglie e amici riuniti intorno alla tavola con la voglia di stare bene e quindi anche di mangiare bene. Una tendenza che farà sentire i suoi benefici anche nelle nostre macellerie, pronte a soddisfare questa esigenza”.

Il bancone dei macellai aretini per le feste propone molte carni e preparati tradizionali: “il cappone, la tacchinella ripiena di tartufo, i tortellini, insomma, specialità prettamente natalizie alle quali abbineremo arrotolati di tanti tipi, piccoli maialini e qualche sapore più “esotico” come gli abbinamenti agrodolci tra carne e frutta, che sono ancora abbastanza estranei alle nostre abitudini alimentari, ma per le feste qualche sperimentazione è molto gradita”, dice Rossi.

La carne, secondo i macellai di Confcommercio, avrà un posto d’onore anche tra i regali sotto l’Albero. “Finita l’epoca dei cesti costosi e pieni di delikatessen internazionali, che spesso finivano dimenticate nelle dispense, ora si è riscoperto il cesto utile”, spiega Rossi, “c’è chi regala ai familiari composizioni di carni fresche sottovuoto, dal bollito a salsicce e bistecca di Chianina, per gli amici invece il cesto ideale si compone di un salamino di produzione artigianale, un pezzo di prosciutto sottovuoto e uno di parmigiano, abbinati ad un panettone, al panbriacone o ad altro dolce sempre artigianale. Poi per i più tradizionalisti non possono mancare zampone o cotechino e lenticchie per l’ultimo dell’anno. Insomma, prodotti che di sicuro verranno consumati con piacere. Il mio consiglio? Meglio una cosa in meno, ma di qualità maggiore”.

Proprio sulla qualità continuerà a puntare Rossi nel suo secondo mandato: “la nostra categoria ha subito una trasformazione radicale già dagli anni ottanta, puntando molto sulla formazione e arrivando a livelli indiscussi di professionalità. Adesso il nostro impegno è comunicare ai clienti il nostro modo di lavorare, informandoli di quanto avviene dietro al bancone per renderli più consapevoli”, dichiara il presidente Alberto Rossi, “per questo proseguiremo il progetto di macellerieinvetrina.com, il sito che è nato ad Arezzo ma ha avuto grande successo anche a livello nazionale”.

I macellai hanno capito forse prima di altri imprenditori che fare rete è il modo migliore per affrontare la competizione sul mercato. “Uniti si impara di più gli uni dagli altri e si offre ai clienti servizi e prodotti sempre migliori. Così, continueremo per esempio a fare corsi di aggiornamento scambiandoci idee e tecniche anche con i colleghi di altre Regioni. È anche un modo per offrire ai nostri clienti preparati sempre nuovi, importando i gusti di altre tradizioni gastronomiche”.

L’attenzione dei macellai è rivolta alla carne ma anche ai prodotti utilizzati per i pronti a cuocere, come formaggi e verdure. “La ricerca della qualità deve essere assoluta. Abbiamo il vantaggio di lavorare in una filiera cortissima, che parte dall’allevatore – in genere provinciale – e arriva in macelleria, dove dopo due o tre settimane di frollatura, le carni vengono lavorate e non hanno bisogno di conservanti, prodotti chimici, additivi. Anche i preparati sono freschissimi, restano esposti sul banco al massimo due-tre giorni, poi vengono cotti o buttati. Sono attenzioni di cui i nostri clienti ci ripagano ampiamente e la prova è che il lavoro in macelleria è in continuo aumento. Non sento neppure più le polemiche sui prezzi, finalmente i consumatori intelligenti hanno imparato a parametrarli alla qualità!”.

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