Home Attualità Alfano su migranti, impediremo che sia tolto lavoro agli italiani

Alfano su migranti, impediremo che sia tolto lavoro agli italiani

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Palermo, 27 giu. (Labitalia) – “Abbiamo vissuto una crisi economica più lunga delle guerre mondiali, e abbiamo un grave problema di disoccupazione, soprattutto al Sud e tra i giovani, per poter immaginare che un immigrato possa togliere lavoro a un italiano. Questo è davvero inimmaginabile. Ecco perché un conto è accogliere i profughi, altro rimpatriare chi non ha diritto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, con un videomessaggio al ‘Festival del lavoro’ a Palermo. “Faremo tutto ciò che è possibile per impedire che gli italiani non trovino lavoro per colpa di immigrati che non hanno diritto di stare qui. Così non è stato fin qui e così sarà anche in futuro. Faremo di tutto per rimpatriare il più alto numero di persone che si possono rimpatriare”, ha osservato aggiungengo: “Per la prima volta l’Italia ottiene un risultato a livello europeo che dà l’idea di un primo passo in avanti. Certo, non abbiamo ottenuto tutto quello che avremmo voluto, ma abbiamo ottenuto più di quanto si sia mai ottenuto in Europa in materia di immigrati. La materia dell’immigrazione è regolata da un regolamento chiamato di Dublino, che è una sorta di muro, ma che si è si è rivelato penalizzante per l’Italia. L’accordo Ue ha messo in crisi il regolamento di Dublino e crea 24 mila brecce nel muro di Berlino. E’ un primo passo, non nelle quantità che avremmo voluto, ma c’è l’obbligo di farsi carico rispettando il principio di solidarietà di uno sforzo che l’Italia ha fin qui compiuto”.
Per Alfano, “mentre l’Europa deve accogliere i migranti che scappano da guerre e da persecuzioni, come prevedono le regole di civiltà di questo nostro grande continente, noi dobbiamo rimpatriare chi entra in Italia irregolarmente: potenziare il sistema dei rimpatri è la scelta giusta che può dare conto anche all’opinione pubblica, stanca di vedere sbarchi”. “La vera risposta – ha spiegato – è accogliere i profughi e i richiedenti asilo e fare tornare a casa loro coloro i quali non hanno diritto a stare in Italia, questo è per noi un punto fondamentale e faremo di tutto per rimpatriare il più alto numero di persone che è possibile rimpatriare . Deve essere evidente a tutti che il 92% degli sbarchi parte dalla Libia, su quel Mare mediterraneo dove si sono combattute guerre importanti e che sta tornando protagonista. E’ un luogo di grandi trepidazioni. Occorre spegnere lì il focolaio di guerra e stabilizzare la Libia, altrimenti non si ferma l’emorragia di immigrati”.
Quindi un accenno al terrorismo: “Nessun paese è a rischio zero, questo è un tema che dobbiamo aver chiaro in mente. Le nostre strutture di intelligence e delle forze dell’ordine lavorano 24 ore al giorno per fare il massimo per la prevenzione, ma nessun paese può dirsi a rischio zero”.