Home Nazionale Alimenti: Coldiretti, con ok a liofilizzati a rischio 63 tipicità lombarde (2)

Alimenti: Coldiretti, con ok a liofilizzati a rischio 63 tipicità lombarde (2)

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(AdnKronos) – Il record negativo spetta Sondrio “che ha sfiorato un taglio del 49 per cento, mentre la provincia che sembra aver resistito meglio è Como con una diminuzione del 16,8 per cento. Nelle zone di pianura, ossia in quelle dove si concentra la maggiore produzione di latte – spiega la Coldiretti Lombardia – il calo delle aziende si mantiene sotto la media regionale, ad eccezione di Mantova che perdendo 566 stalle fa registrate un meno 36,1 per cento nell’ultimo decennio. “Stiamo vivendo una fase di acuta ristrutturazione del sistema produttivo alla quale si sono aggiunti la crisi economica che dal 2008 sta stringendo il nostro Paese in una morsa e il crollo del prezzo del latte alla stalla per il quale oggi gli allevatori prendono anche meno di 36 centesimi al litro, un valore che non basta neppure a comprare un caffè al bar” afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.
Rispetto alla scorso anno, aggiunge la Coldiretti, la caduta delle quotazioni, causata dalle importazioni di latte e semilavorati dall’estero, ha creato un buco di quasi 200 milioni di euro nel sistema zootecnico regionale. “E sarebbe stato anche peggio se non avessimo avuto almeno la metà del latte valorizzato grazie al circuito del Grana Padano e degli altri formaggi Dop – afferma Prandini – Per i prodotti caseari che non sono a denominazione di origine protetta, come ad esempio la maggior parte delle mozzarelle e dei formaggi freschi, invece la legge non impone l’utilizzo di materia prima italiana e non impone neppure l’indicazione in etichetta dell’origine del latte utilizzato, che molto spesso viene importato dall’estero”. Infatti sono stranieri 3 cartoni su 4 di latte a lunga conservazione e la metà di tutte le mozzarelle vendute in Italia.
“E adesso – conclude il Presidente di Coldiretti Lombardia – grazie alla manina interessata di qualche lobby industriale italiana la UE vorrebbe imporci di dare il via libera anche ai formaggi fatti con le polveri invece che con il latte. Una specie di controsenso alimentare ed etico che danneggerebbe sia i produttori che i consumatori. Chi ha sollecitato Bruxelles a cambiare in peggio la nostra legge sulla qualità dei prodotti lattiero caseari si dovrebbe solo vergognare e infatti non hanno neppure il coraggio di venire allo scoperto. Poco male. Non passeranno. Difenderemo noi il Made in Italy, le aziende agricole, i nostri prodotti e la fiducia dei consumatori”.