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Alimenti: l’indagine, 62,3 mln giro d’affari mercato spezie

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Roma, 14 apr. (Adnkronos Salute/Labitalia) – “Nel 2014, e per il secondo anno consecutivo, la categoria spezie registra una crescita del +8,6% a volume e +4,9% a valore, veicolando un giro d’affari pari a 62,3 milioni di euro. A guidare la crescita sono in modo particolare le marche private, oltre ai main followers e alcune brand minori”. E’ quanto emerge da un’indagine Nielsen sull’andamento del settore.
“Oltre il 60% dei volumi della categoria – rileva l’indagine – è veicolato dagli Iper+Super. Questi ultimi, insieme al Discount, sono i canali che determinano la crescita delle spezie, grazie a un allargamento dell’assortimento a scaffale e all’abbassamento del posizionamento di prezzo al kg, ma non a confezione. Questo suggerisce la crescita di marche con formati maggiori a prezzi inferiori alla media, visto anche che l’intensità promozionale è pressoché stabile a livello generalizzato”. In decisa controtendenza “l’andamento degli aromi, determinato principalmente dal rallentamento dei ‘sacchetti da forno’ pre-riempiti di aromi che trainavano il trend fino a circa due anni fa”.
Per gli aromi, indica l’indagine, “si assiste a una flessione accentuata del mercato rispetto all’anno precedente (-4,4% in volume e -11,1% in valore), con un fatturato complessivo di 26 milioni di euro”. L’unico canale che mostra una crescita è “il Discount che cresce a doppia cifra (+24,4% a volume e +16,9% a valore), grazie al continuo allargamento di presenza e di numero medio di referenze, in modo particolare delle marche private e al posizionamento di prezzo decisamente più basso rispetto ai Super+Iper”. Tra gli aromi, però, gli insaporitori (per carne, pesce, patate eccetera) continuano a registrare un andamento positivo.