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Amedeo Modigliani : “Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”

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Amedeo Modigliani :  “Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”
Jeanne Cocteau

Arezzo Galleria Comunale di Arte Contemporanea

6 dicembre 2015 -24 gennaio 2016

Amedeo Modigliani: “Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”. È questo il titolo della mostra che sarà  ad Arezzo, alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea di piazza San Francesco, domenica 6 dicembre e resterà aperta fino a domenica 24 gennaio 2016. Orari 10 – 13 / 15 – 19 tutti i giorni.

L’esposizione, curata da Romano Boriosi, è promossa dall’associazione culturale Editebro, in collaborazione con il Comune di Arezzo e la Rosini Gutman Collection.

“Raccontare la vita di un grande Genio come Amedeo Modigliani oggi, attraverso le sue opere, non significa solo rendere omaggio a uno degli artisti italiani più famosi nel mondo, ma è anche, volutamente, ricordare uno dei periodi della storia del ’900 europeo più ricco di idee ed innovazioni, nel quale Modigliani ha recitato una importantissima ed indelebile parte: vivere sino in fondo la sua vita di artista” – spiega il curatore Boriosi.

“Il percorso della mostra ci fa  ripercorrere una delle storie d’amore più famose e commoventi che abbiano mai riguardato un artista, narrata anche in famosi films drammatici spettacolari come: Montparnasse di Jacques Beker del 1950 ed i Colori dell’anima di Mick Davis del 2005”.

Come in “Romeo e Giulietta”, l’amore tra Amedeo e la sua Jeanne Hebuterne, rivive nella totalizzante vita parigina, attraverso le opere che Amedeo, “Dedo”, come lo chiamavano i parenti e gli amici “veri”, è un’esperienza, un percorso estetico ed emozionale irripetibile; in special modo in questo particolare momento storico abbastanza cinico e privo di sentimenti che possano sopravvivere nella nostra “memoria” resa caotica e vorticosa dalla nostra società prevalentemente materialistica.

Con  Modigliani è impensabile non parlare delle donne che lui ha amato e dipinto, cogliendo la loro dolcezza, la loro personalità e sensualità, l’estetica melanconica delle loro “anime”.

Proprio questo mondo femminile, le sue donne dal collo lungo, ed i suoi amici, protagonisti  delle mitiche “soireé de Paris”, vengono raccontate nei ”cahjer de musique” e nei ritratti esposti in Mostra

Uno scambio di “foglietti”, quali promesse d’Amore, o per suggellare grandi amicizie, come quelle fra: Jean Cocteau, Eric Satie, Max Jacob e Modigliani; sempre attorniati dalle donne più avvenenti ed intelligenti che hanno fatto innamorare e sognare tutti i “mostri sacri” della pittura del 900, rendendo Parigi l’immortale “Ville Lumiere”.

Chi visiterà la Mostra potrà quindi ripercorrere attraverso le opere e le foto d’epoca, quel fantastico periodo, e, come Modigliani, potrà essere, anche se solo per poco tempo, al centro di quell’immenso spettacolo della fugace ma intensa vita artistica di quell’epoca.

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