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Amianto: interventi in 33 comuni veneti, dalla Regione 500mila euro

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Venezia, 12 mar. (AdnKronos) – L’amianto è stato utilizzato in diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi fino agli anni ’90. Accertata la pericolosità ne è stata decisa la completa dismissione (legge 257/1992) e dal 1994 non sono più prodotti e commercializzati materiali con amianto. Per mettere in sicurezza gli ambienti in primo luogo è necessario sapere con precisione dove si trova e poi intervenire in maniera adeguata. Grazie ad uno stanziamento regionale di 500mila euro sarà ora possibile un intervento di bonifica in 33 comuni veneti, a partire dalle scuole ed altri edifici pubblici.
L’azione ambientale a sostegno degli interventi di bonifica dall’amianto in Veneto è stata illustrata oggi a Palazzo Balbi a Venezia dall’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, insieme alla presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello e il direttore Dario Menara, il direttore generale dell’Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Carlo Emanuele Pepe, il responsabile del Centro regionale sull’amianto (Cra) istituito presso la sezione Arpav di Verona, Claudio Martinelli, e il dirigente regionale della sezione coordinamento delle attività operative per l’ambiente Luigi Masia.
Con un provvedimento del 2012 la Regione ha avviato il progetto di realizzazione di una banca dati informatizzata degli edifici adibiti a scuole pubbliche e private e degli edifici pubblici aperti al pubblico di Comuni e Province interessati dalla presenza di amianto. La mappatura è stata affidata all’Arpav. L’assessore Conte ha sottolineato che nel nuovo piano per i rifiuti, in discussione in consiglio regionale, viene affrontata anche la questione dello smaltimento dell’amianto che attualmente come tipologia di rifiuto trova collocazione solo fuori regione e questo rappresenta un ulteriore costo.