Home Nazionale Antonelli (Piu’), creare confronto con imprese e società

Antonelli (Piu’), creare confronto con imprese e società

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Roma, 9 dic. (Labitalia) – “Offrire un ambito di confronto e di collaborazione tra professionisti, imprese, istituzioni e società civile sul tema delle professioni e creare un luogo politico-culturale focalizzato sulle professioni intellettuali, con particolare riferimento alle prestazioni per l’impresa”. Sono questi alcuni degli obiettivi portati avanti dall’associazione Professioni intellettuali uniti (Piu’). “Puntiamo a costituire -spiega a Labitalia Claudio Antonelli, presidente di Piu’ e vicepresidente Confassociazioni- un’aggregazione trasversale rispetto all’inquadramento normativo vigente (ordini, associazioni, albi) e indipendente da appartenenze partitiche e sindacali”.
“Abbiamo suggerito delle linee guida -aggiunge- alle associazioni su come possano fare il monitoraggio dell’aggiornamento professionale dei propri associati. Quindi, le associazioni si qualificano anche attraverso il fatto che garantiscono al mercato di fare un controllo che i propri associati continuamente si formino e si aggiornino professionalmente”.
“‘Piu’ è un’associazione -ricorda Antonelli- che si è riunita per fare dei progetti comuni, un luogo di collaborazione fra associazioni. E l’etica è uno dei temi che sviluppiamo insieme. Per l’impresa fiducia ed etica sono il pane quotidiano per avere successo. Non solo per la singola attività, ma anche per le reti d’impresa”.
“L’etica è il pane quotidiano -avverte- perché la rete nutre l’etica attraverso il fatto che la rete si basa sulla fiducia tra i partecipanti e questa fiducia si genera quando c’è un comportamento, ripetuto tra loro, di tipo etico. Questo comportamento etico diventa una reputazione e genera fiducia che, a sua volta, sostiene la rete. L’etica non solo è utile ma produce valore per il bene comune. Non va identificata solo con la legge o con la morale. E’ un patto sociale di coesione e di integrazione. L’etica ci nutre nel cammino verso il futuro: è pane. Si esprime nei comportamenti di ogni giorno: è pane quotidiano”.
“Nel lavoro professionale -continua- come ho avuto modo di precisare nel libro ‘Etica pane quotidiano, concetti chiave e linee guida di sviluppo dei comportamenti etici nella professione’, l’etica è indispensabile. L’uso responsabile della discrezionalità nell’impiego delle competenze è determinante, perché oggi le professioni sono il motore di sviluppo nel mondo che viviamo”.
“Senza etica -rimarca Claudio Antonelli- non c’è professione. Un sistema di comportamenti etici nella professione è necessario e conveniente per tutti. E’ indispensabile per assicurare equità nei rapporti tra utente e professionista. E’, inoltre, opportuno -sostiene- per garantire equilibrio nella concorrenza e dare il giusto premio al merito. E’ utile per assicurare che il contributo professionale sia sostenibile”.