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Assoferr celebra i suoi primi 15 anni

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Roma, 18 nov. (Labitalia) – Si è svolto lo scorso weekend, a Porto Cervo, l’evento di Assoferr, l’associazione degli operatori ferroviari e intermodali, per i 15 anni dalla sua fondazione. Nella due giorni sarda, alla presenza di associati, di invitati italiani e internazionali, di altre associazioni e istituzioni, Assoferr ha voluto rappresentare la sua “breve ma intensa storia, ma soprattutto colmare il vuoto di un messaggio di sistema, condiviso, sul futuro del cargo ferroviario in Italia”. Il risultato è stato importante, e le riflessioni della due giorni hanno fattivamente contribuito a quello che, come più volte rappresentato dal presidente, Guido Gazzola, è l’obiettivo dell’associazione: unire e condividere gli sforzi per un rilancio del trasporto su ferro a sostegno dello sviluppo del Paese.
“Un esercizio concreto e propositivo che ha trovato ascolto nel dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la presenza del dottor Russo, che ha voluto confrontarsi con noi sulle proposte e sulle azioni da mettere in campo – si legge in una nota – per sostenere l’intermodalità e le politiche di connessione tra le infrastrutture di logistica e distribuzione del Paese. Il tutto anche attraverso gli strumenti finanziari messi a disposizione dall’Europa attraverso il Pon Reti e Infrastrutture 2014-2020 e le aree logistiche integrate. Un dialogo che Assoferr continuerà a portare avanti nell’interesse dei suoi soci ma ancor prima nell’interesse del Paese”.
L’evento è stato anche un’occasione di confronto su temi specifici come l’ultimo miglio ferroviario e l’utilizzo dei fondi europei per adeguamenti infrastrutturali o studi di strumenti operativi finalizzati al trasporto merci per ferrovia. Sono stati presentati alcuni progetti destinati, insieme ad altri, a raggiungere i finanziamenti europei perché costruiti per soddisfare interessi concreti di filiera, condivisi da istituzioni nazionali ed europee. Insieme ad altre associazioni nazionali e internazionali è stato infine discusso il futuro e il ruolo che le associazioni dovranno avere in Italia e in Europa per soddisfare il cammino condiviso dal quarto pacchetto e dalla naturale evoluzione del business.