Home Nazionale Astronomia, ecco i consigli dell’esperto per guardare l’eclissi di Sole in sicurezza

Astronomia, ecco i consigli dell’esperto per guardare l’eclissi di Sole in sicurezza

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Roma, 16 mar. (AdnKronos) – Conto alla rovescia per l’eclissi di Sole che si verificherà venerdì prossimo, dalle 9,30 fino a circa le 11,00, uno spettacolo, quello dell’eclissi dell’Equinozio, “totale solo al Polo Nord e in Italia visibile al 60% e da non perdere ma da osservare con strumenti adeguati, come i “sofisticati myler o gli appositi occhialini, proteggendo bene gli occhi”. A dettare i suggerimenti per una ‘visione’ in sicurezza dell’eclissi di Sole del 20 marzo è il maggiore Andrea Miccoli, astrofilo dell’Associazione Pontina di Astronomia che, parlando con l’Adnkronos, detta “poche ma irrinunciabili regole” per godersi il fenomeno senza danneggiarsi la vista. “Il dispositivo tra i più sicuri per guardare un’eclissi senza danneggiare gli occhi è il myler che si trova nei negozi dove vendono telescopi e binocoli. E’ un foglio -spiega Miccoli- di grandezza A4 simile alla carta argentata da cucina ma di tutt’altra consistenza. Con il myler, che costa circa 25 euro a foglio, si realizzano le coperture per i binocoli e i telescopi e consente il passaggio solo di una banda della luce che non è pericolosa o dannosa per la vista”. Ma non solo.
“Anche i tradizionali occhialini fatti apposta per osservare l’eclissi -continua l’astrofilo- sono un dispositivo ad alta sicurezza, normalmente costano circa 50 centesimi massimo un euro e si trovano nei negozi di ottica e di attrezzature per telescopi, ma forse per il 20, i prezzi lieviteranno fino a 5 euro”. E se non si trovassero myler o occhialini disponibili, Miccoli consiglia comunque una protezione “come i vetrini usati dai saldatori”. “Vanno indossati però vetrini N° 12 o N° 13 per garantirsi una tutela completa, altrimenti si può optare per due vetrini N°11 o N°10 messi uno sull’altro. Il costo non supera l’1,5 euro e si trovano nei negozi di ferramenta o di accessori per saldatori”. Ma si può realizzare, aggiunge l’esperto, anche una forma di protezione ‘fai da te’ “con una vecchia pellicola vergine per foto in bianco e nero”, considerata ormai una rarità, “o affumicando un vetro con il fumo di una candela
. E’ il sistema che utilizzava Galileo Galilei, ma -avverte- il vetro va offuscato molto bene”.