Roma, 23 lug. (AdnKronos) – La crisi economica non ha frenato gli investimenti delle concessionarie autostradali. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, la diminuzione del traffico e la difficoltà di reperire risorse sui mercati capitali, soprattutto per le società di dimensione più piccola, con tratte di estensione limitata, le società del comparto hanno continuato a investire più di quanto è stato investito nei principali paesi europei. A rivendicarlo è stato oggi il presidente dell’Aiscat, Fabrizio Palenzona, dal palco dei lavori dell’assemblea annuale, sottolineando come il settore autostradale sia uno dei settori che investe maggiormente nel Paese.
Nel periodo 2008-2013, la spesa complessiva per investimenti è stata pari a 11,2 miliardi. Nel solo 2013 sono stati effettuati investimenti per oltre 2 miliardi di euro. A questo si aggiungono spese di manutenzione ordinaria delle rete per un ammontare complessivo, sempre nello stesso periodo, pari a circa 3,4 miliardi di cui 608 milioni nel solo 2013. E, per il futuro, ha indicato Palenzona, il programma delle società prevede complessivamente investimenti per oltre 16 miliardi di euro fino al 2020.
E, ha evidenziato il presidente dell’Aiscat, “gli investimenti sono stati effettuati con livelli tariffari mediamente inferiore a quelli applicati in Francia, Spagna e Portogallo, Paesi nei quali sono presenti sistemi autostradali e sono vigenti sistemi tariffari equiparabili al nostro”.