Milano, 28 set. – (AdnKronos) – “Se manca la fiducia le banche non sono in grado di operare adeguatamente, con conseguenze negative per le banche stesse, no solo per gli altri settori dell’economia”. Lo sostiene Sabine Lautenschlager, membro del Comitato esecutivo Bce e vicepresidente del consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico.
Nel suo intervento in occasione di un convegno in università Bocconi, il consigliere della Banca centrale sottolinea che questa mancanza di fiducia “è una potenziale fonte di crisi. In genere, le crisi determinano una contrazione significativa e spesso durevole dei profitti delle anche”.
In secondo luogo, riflettendo sul perché un banchiere dovrebbe occuparsi di ripristinare i livelli di fiducia, spiega che non farlo ha “un impatto negativo sulla relazione tra autorità di regolamentazione e enti creditizi” con un’interlocuzione che “tende a divenire più antagonistica”. Infine, “la scarsa fiducia in alcune banche e in alcuni banchieri si traduce i un giudizio negativo sull’intero settore, che a sua volta ha ricadute sugli affari. La clientela – conclude – potrebbe diminuire e diventa più difficile assumere talenti”.