(AdnKronos) – I segnali di graduale ripresa emergono anche dalle proiezioni macroeconomiche degli esperti della Bce che sono state pubblicate la settimana scorsa. In queste proiezioni, spiega Draghi, “le stime sul pil dell’area euro sono state riviste al rialzo sia per il 2015 che per il 2016”.
Una revisione al rialzo delle previsioni, sottolinea il presidente della Bce, “legata soprattutto all’impatto favorevole del calo del prezzi del petrolio e al deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro ma anche dovuto alle nostre decisioni di politica monetaria. Queste ultime hanno avuto un impatto notevole sui tassi di cambio e sui tassi di interesse dei titoli sovrani”.
L’inflazione, rileva ancora Draghi, “dovrebbe rimanere molto bassa o negativa nei prossimi mesi” per poi “avviarsi verso un graduale aumento nel corso del 2015”. Infatti, sottolinea il presidente della Bce, “ci sono buone ragioni per pensare che l’effetto ello shock” legato al brusco calo del prezzo del petrolio “non si estenderà oltre il 2015” anche grazie alle nostre misure di politica monetaria.