Roma, 23 gen. (AdnKronos) – “Il solo annuncio di queste misure ha già prodotto miglioramenti reali all’economia produttiva, il calo del valore dell’euro sul dollaro e anche sul franco svizzero, la riduzione dello spread, che significa riduzione del costo del denaro sia per le imprese e le famiglie sia innanzitutto per lo Stato, il tutto con una ripresa di spinta alla fiducia, che io auspico si allarghi alla coscienza razionale”. Ad affermarlo ai microfoni del ‘Gr1’ è il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. “Ho una grande speranza” che dopo questa decisione della Bce si arrivi alla ripresa in Italia e in Europa. “E le banche -aggiunge Patuelli- stanno facendo un grande sforzo in questo senso, anche per cogliere altri fattori positivi, come il forte calo del prezzo del petrolio e dei costi dell’energia per ridurre il peso sulle imprese e anche sulle famiglie”.
Il presidente dell’Abi si auspica una riduzione della pressione fiscale. “Sicuro, calando il costo del debito pubblico poi -sottolinea Patuelli- non occorrerà più questo grande peso fiscale. È un circolo virtuoso che si mette in moto. Quelle che rimangono piu’ appesantite sono le banche, che hanno accumulato un milione e duecentomila posizioni di famiglie, di imprese, di crediti deteriorati che, chiaramente, non caleranno nell’immediato con la bacchetta magica, ma ci vorrà’ uno sforzo assoluto e prolungato. Questo è il peso principale della coda della crisi, ma lavoriamo anche in questo”.
Ora il rischio di instabilità potrebbe arrivare dalla Grecia ma in molto limitato, sostiene Patuelli. “Si, ma un rischio oggettivamente molto limitato dimensionalmente, già sterilizzato da tutte queste operazioni della banca centrale, che sono preventive, e io poi ho fiducia che i greci, come in altri momenti decisivi della loro storia di questi ultimi decenni, compiano delle scelte meditate e razionali”, conclude.