(AdnKronos) – “E’ un momento importante per la nostra Banca, in cui si concretizzano scelte che oltre a valorizzare la professionalità dei dirigenti interessati, ai quali porgo i più sinceri auguri di buon lavoro, testimoniano ancora una volta la profonda attenzione dell’Istituto per le realtà in cui opera”, sottolinea il vice direttore generale di Bper, Pierpio Cerfogli. “Il ruolo delle direzioni territoriali, infatti -sottolinea-, è quello di essere una forte ‘cinghia di trasmissione’ fra il centro e la periferia. La nuova articolazione organizzativa, avviata con pieno successo, va incontro all’esigenza di razionalizzare la struttura e di semplificare i processi, in base a una logica di coerenza geografica e territoriale volta a migliorare ulteriormente sinergie, efficienza e flessibilità”.
E’ stato un grande privilegio, aggiunge il direttore territoriale uscente, Franco Tomasi, “oltre che un’occasione di crescita, poter fare in questi anni un’esperienza importante, insieme con i miei collaboratori, prima alla guida dell’Area di Bologna e poi della Direzione Territoriale. Mi preparo ora a rivestire il nuovo e impegnativo incarico con l’intenzione di confermare e migliorare, nell’attività quotidiana, i valori che connotano il modo di fare banca del nostro gruppo, ovvero la vicinanza e il sostegno al territorio nelle sue componenti economiche e sociali. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione servizi sempre più efficienti, per rispondere ai bisogni della clientela e alle aspettative di un mercato in continua evoluzione”.
Credo, sottolinea il nuovo Direttore Territoriale, “che siano sempre le persone a decretare il successo della relazione con i territori e con gli stakeholders. Ciò presuppone un impegno che ho assunto con piena convinzione nell’arco della mia attività lavorativa e che negli ultimi anni mi ha portato all’incarico di responsabile di Area a Reggio Emilia, alla Direzione Generale di Banca della Campania e quindi alla guida della Direzione Territoriale Campania dopo la fusione con Bper Banca”. “Da modenese -conclude- ritorno ora nella mia regione che, come me, nel frattempo è cambiata, ha consumato esperienze e maturato nuove esigenze. E mi accingo al nuovo incarico, in una realtà molto importante per l’Istituto, animato da forti motivazioni e fiducioso che sapremo esprimere, con il contributo di tutti i colleghi, una grande qualità nel nostro lavoro”.