Home Nazionale Calcio: Baldissoni, chiediamo scusa ai tifosi per ko Barcellona, ora ripartiamo (2)

Calcio: Baldissoni, chiediamo scusa ai tifosi per ko Barcellona, ora ripartiamo (2)

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(AdnKronos) – “Se dovessimo passare il turno in Champions, come crediamo sia possibile, e continuare a lottare per vincere in Italia, vorrebbe dire aver ancora migliorato il risultato tecnico. Ci tengo a dire che qui non c’è Apocalisse, non c’è disperazione, non c’è ultima spiaggia. Ci sono la necessità e la voglia di dimenticare una brutta figura che ci fa male, che fa male alla squadra e per la quale possiamo solo chiedere scusa. Poi andiamo in campo per continuare a lavorare per raggiungere i nostri obiettivi”, aggiunge Baldissoni. La prossima sfida della squadra di Rudi Garcia è domenica in casa con l’Atalanta. “Con l’Atalanta dobbiamo mettere in campo le nostre capacità tecniche, umane ed emozionali che non abbiamo fatto vedere a Barcellona. E la voglia di rivalsa. Così faremo sicuramente bene”.
Nessun ultimatum comunque al tecnico giallorosso Rudi Garcia. “E’ assurdo dover ripetere ogni settimana che l’allenatore non è in discussione. Allenatore e giocatori sono valutati per i risultati, ma non domenica dopo domenica. A ogni partita non possono cambiare giudizi e decisioni definitive su allenatori e giocatori -dice il dg giallorosso-. Non sarebbe serio. Alla lunga ognuno sarà responsabile dei risultati che porterà. C’è la stessa voglia di far bene di prima e che abbiamo dimostrato in questi anni”. Infine sulle parole attribuite al presidente James Pallotta, puntualizza: “Quando leggo virgolettati attribuiti a una persona con cui non si è parlato e che non si è sentita parlare resto perplesso. Il presidente quando vuole parlare parla e lo fa con grande chiarezza. Le altre cose sono ricostruzioni non attendibili”.
“Il futuro? Siamo già ripartiti, non ci siamo mai fermati. Facciamo le verifiche al nostro interno, come ogni settimana, per migliorare. Forse stavolta c’erano argomenti in più da trattare, ma non c’è alcun motivo per deprimerci. Siamo più arrabbiati e più consapevoli di prima”, conclude Baldissoni.