Roma, 4 mag. (AdnKronos) – “La semifinale con il Real Madrid? La Juve teoricamente ha preso la squadra più fattibile, la più ‘debole’, in teoria, con cui la Juve può giocarsela. Poi in una partita può succedere di tutto, abbiamo visto Barcellona e Bayern Monaco, lì davanti il Barca fa paura a sentire solo dallo speaker pronunciare il nome di quei tre lì davanti. La Juve erano 12 anni che non arrivava in semifinale, se non si vince non si deve buttare tutto in vacca, abbiamo vinto uno scudetto e siamo in finale di Coppa Italia”. Una sfida difficile ma non impossibile, vede così la semifinale contro i campioni uscenti della Champions, Flavio Briatore, ospite de ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento.
Grande tifoso bianconero, l’ex team manager della Renault parla poi dello scudetto appena conquistato e dell’apporto determinante portato da Massimiliano Allegri, bravo a raccogliere la difficile eredità in panchina di Antonio Conte. “E’ la società quella che crea il nocciolo duro sportivo, quando la Juventus ha scelto Max erano tutti scettici anche perché Conte decise improvvisamente di lasciare e non è così facile sostituire un allenatore alla Juve. Allegri ha fatto un lavoro fantastico ma è arrivato perché la dirigenza lo ha scelto”.
“Allegri ha imbrigliato un po’ meno la squadra, Conte è una specie di generale sul campo che dà ruoli tattici a tutti. Guardate Allegri con Tevez, al City era in panchina mentre lasciato più libero ha fatto cose eccezionali. Acquisti? Dipende, se parte Trevez prenderei Cavani e se rimanesse lo prenderei lo stesso, è un giocatore che mi è sempre piaciuto”.