Berlino, 12 ago. (AdnKronos) – La Bundesliga tedesca è sulla buona strada per superare, per la prima volta, la barriera dei 300 milioni di euro per acquisti di nuovi giocatori, secondo una stima pubblicata dall’agenzia dpa. Fino ad ora, le 18 squadre che compongono la Bundesliga hanno speso 280.850.000 euro per l’acquisto di nuovi giocatori. Inserendo anche il trasferimento di 13 milioni del cileno Charles Aranguiz al Bayer Leverkusen la cifra supera i 287 milioni raggiunti nella stagione 2012/13 e si potrebbe andare ben oltre, dal momento che la stagione del calciomercato è aperta fino a fine agosto. Il Bayern Monaco è in cima alla classifica dei trasferimenti con 79 milioni di euro, solo l’arrivo del cileno Arturo Vidal è costato al club 37 milioni. Ad ogni modo le cessioni di Bastian Schweinsteiger, Pepe Reina e Xherdan Shaqiri hanno registrato ricavi per 38 milioni di euro.
Per questo il calcio professionistico tedesco è visto come uno dei motori della crescita e della creazione di posti di lavoro sempre più importante nella più grande economia europea, secondo uno studio dal titolo “Bundesliga, motore di crescita” di McKinsey. Il rapporto indica come la Bundeliga abbia generato 8.000 milioni di euro nel 2014, il 55 per cento in più rispetto ad uno studio simile nel 2008. Inoltre, il calcio ha portato nelle casse della Germania 2.300 milioni di euro di tasse, il 53 per cento in più rispetto allo studio di sette anni. Anche il numero dei posti di lavoro generati dalla Bundesliga lo scorso anno è aumentato a 110.000.
Secondo lo studio, inoltre, ogni posto di lavoro in una squadra di calcio tedesca ne genera 12 in più in altri settori e che ogni euro investito in un club genera 2,6 euro in vari settori come alberghi, trasporti e servizi di ristorazione. Inoltre è stata stimata una crescita del 35 per cento entro il 2020, senza aumentare i prezzi dei biglietti, ma solo sfruttando le opportunità all’estero dove la Bundesliga ha un grande potenziale per espandere merchandising e sponsorizzazioni.